La morte della sfortunato difensore della Fiorentina e della Nazionale Davide Astori non è avvenuta per bradiaritmia, come era stato dichiarato dopo i primi accertamenti. Aveva ragione l’aritmologo paganese e direttore di servisangiuseppe de martino che aveva avanzato forti dubbi rispetto a quanto asserito subito dopo il decesso del calciatore. È impossibile che in un giovane atleta il cuore rallenti progressivamente il suo battito fino a morire, lo aveva asserito con certezza De Martino già mese fa, quando rilasciò anche una intervista alla nostra emittente. La nuova perizia effettuata ha infatti confermato che quei dubbi erano fondati. I risultati parlano di tachiaritmia, cioè una improvvisa accelerazione dei battiti del cuore, cioè una tesi opposta a quella precedente. Chissà, forse Astori si poteva salvare se nella sua stanza ci fosse stato un compagno di squadra che magari si sarebbe accorto di questa difficoltà cardiaca.
Intanto al mics di roma, il dottor de martino e i cardiochirurghi Giuseppe Nasso e Giuseppe Speziale, hanno presentato una tecnica innovativa di ablazione ibrida in pazienti con fibrillazione atriale che aumenta la percentuale di successo nella cura. Un risultato straordinario che aumenta le speranze di guarigione per il 96% dei pazienti, rispetto al 60-70% con la tecnica tradizionale di ablazione transcatetere. L’appuntamento è tra i più importanti a livello medico per discutere delle nuove procedure per trattare la fibrillazione atriale e le patologie delle valvole mitralica e tricuspidalica. Un altro traguardo prestigioso per il dottor Giuseppe De Martino in quello che è il congresso biennale della mitralacademy che si tiene ogni due anni e in questo caso presso l’università pontificia urbaniana.
Giuseppe della Morte