Era soprannominato lo “zio”. Temuto negli anni d’oro della camorra cutoliana e della Nuova Famiglia di Carmine Alfieri. Si è spento il boss Antonio Pignataro. L’ex killer al soldo di Raffaele Cutolo condannato tra l’altro a 24 anni di reclusione per l’omicidio di Simonetta Lamberti, miglia del magistrato uccisa nel maggio del 1982 a Cava de’ Tirreni. Pignataro è stato anche tra gli arrestati nell’ambito dell’inchiesta per presunto scambio elettorale politico mafioso che l’estate 2017 ha sconquassato la politica nocerina. Nodo centrale dell’inchiesta, denominata “Un’altra storia” e culminata nell’agosto dello scorso anno con i primi arresti, una delibera di giunta per il cambio urbanistico di un suolo dove costruire una casa famiglia. Su questa opera, secondo le indagini, ci sarebbe stato un diretto interessamento di Pignataro che era tornato a fare il boss dalla sua abitazione nocerina, dove era detenuto agli arresti domiciliari. Il processo dell’inchiesta inizierà il prossimo 27 settembre.