Per adeguarsi alla difficilissima congiuntura economica ed in ossequio alle indicazioni pervenute dall’Autorità di Governo, quest’ anno, per tutte le Forze Armate e per i Corpi armati e non dello Stato, la celebrazione delle rispettive feste verranno effettuate esclusivamente in forma riservata al solo personale dipendente delle rispettive strutture di appartenenza.
La ricorrenza del 239° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza si è svolta questa mattina, alle ore 08,30, all’interno della Caserma “V. Giudice” di via Duomo 21, sede del Comando Provinciale, in maniera strettamente privata, riservata al solo personale della Guardia di Finanza alla sede (Nucleo di Polizia Tributaria e Gruppo).
Dopo lo schieramento d’onore ed il silenzio dinanzi alla scultura commemorativa della “M.O.V.M. Vincenzo Giudice”, si è data lettura, nel cortile del comando, dell’”Ordine del Giorno” del Comandante Generale della Guardia di Finanza.
Momento centrale della cerimonia – dopo un breve discorso del Comandante Provinciale – Generale di Brigata Salvatore De Benedetto – è stato la consegna delle ricompense al personale distintosi per particolari operazioni di servizio.
L’evento rappresenta anche l’occasione per tracciare il bilancio dei primi 5 mesi del 2013. In dettaglio:
LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
Il contrasto all’evasione fiscale è l’obiettivo prioritario della missione di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza. Il fenomeno danneggia non solo il bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, sottraendo risorse da destinare ai servizi pubblici essenziali a beneficio di tutta la collettività, ma anche quelle imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi, ponendosi al di fuori della legalità, sovverte l’etica di mercato.
· Elementi positivi di reddito non dichiarati pari ad €. 195.571.020;
· Elementi negativi di reddito non deducibili pari ad €. 50.722.133;
· I.V.A dovuta pari ad €. 51.039.588;
· I.V.A relativa pari ad €. 40.361.202;
· Ricavi non contabilizzati pari ad €. 7.412.312;
· Costi constatati pari ad €. 23.490.041
· Individuati 87 evasori totali, accertata I.V.A. evasa per complessivi €. 36.486.434, ricavi non dichiarati per €. 185.998.985;
Proseguono i piani di intervento coordinato, avviati già nello scorso anno, nei confronti degli evasori totali, di quei professionisti, le cui posizioni sono ritenute “fiscalmente pericolose”, nonché di coloro che pongono in essere condotte evasive complesse ed insidiose per ingannare il Fisco: tra queste ultime, particolare attenzione è rivolta al contrasto delle “frodi carosello”.
Si tratta di truffe al Fisco realizzate con il coinvolgimento di altri Paesi comunitari e la costituzione di società “cartiere”, cioè “scatole vuote” prive di reale struttura operativa e create con l’unico scopo di emettere fatture false.
Tra i casi più eclatanti, quella di un’azienda operante nel settore del commercio all’ingrosso di ferramenta, che ha evaso un’Iva per 5,4 milioni di euro, costi per 17 milioni di euro, con il conseguente sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 3,3 milioni di euro. Altro caso singolare, quello di una società operante nel settore del commercio di prodotti alimentari biologici che ha evaso un’Iva per circa 1 milione di euro, costi per 7,8 milioni di euro.
Continueranno anche i piani coordinati di controllo del territorio finalizzati non solo a verificare la corretta emissione di ricevute e scontrini fiscali ed a rilevare “sul campo” indici di ricchezza che evidenzino sproporzione tra quanto dichiarato al fisco (come risulta nelle banche dati) e quanto effettivamente posseduto, ma anche a contrastare la contraffazione, l’abusivismo commerciale e l’impiego di lavoratori “in nero”, tutti fenomeni che ledono gravemente le regole della concorrenza e l’attività degli operatori onesti.
I controlli in materia di scontrini e ricevute eseguiti dall’inizio dell’anno sono stati 2.269. Il 75,67% di questi è risultato irregolare.
Sono invece 138 i lavoratori in nero e/o irregolari scoperti.
è stata, altresì, proposta l’adozione della misura di sicurezza del sequestro preventivo, ai sensi dell’art. 321 c.p.p., di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, dei quali è consentita la confisca penale, anche “per equivalente”, cioè lo strumento per contrastare l’evasione fiscale e permettere allo Stato di espropriare i beni e/o le cose di provenienza illecita, per un valore di oltre 20 milioni di euro.
LOTTA AGLI SPRECHI DEL BILANCIO PUBBLICO
Oltre all’impegno nella lotta all’evasione fiscale, la Guardia di Finanza ha intensificato gli sforzi a tutela delle uscite del bilancio pubblico, coerentemente con le esigenze di contenimento della spesa e con i processi di “spending review”, allo scopo di prevenire ed individuare, secondo il consolidato modello operativo di polizia investigativa, sprechi e malversazioni ottenendo effetti positivi sul saldo di bilancio e senza riduzione del livello dei servizi pubblici offerti.
In tale contesto, gli accertamenti hanno condotto alla scoperta di truffe in materia di finanziamenti comunitari e nazionali a sostegno delle imprese per €. 1.566.319.
Ricordiamo, in tale contesto, l’Operazione “Blind Walker” svolta nei confronti di una persona riconosciuta cieco assoluto, ma in realtà l’uomo conduceva una vita normale, attraversava le strisce pedonali, guardava l’orologio e saliva in macchina senza l’ausilio di alcuna persona.
La Guardia di Finanza lo ha scoperto e denunciato per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato: in oltre sei anni ha percepito dall’Inps un’indennità di 40.000 euro.
Sempre in materia di spesa pubblica è rilevante anche l’attività svolta dal Corpo su delega della Corte dei Conti. Nei primi cinque mesi dell’anno il danno erariale accertato è stato di circa 6,5 milioni di euro, derivante anche dalla cattiva gestione della “cosa pubblica”.
ED
AGGRESSIONE DEI PATRIMONI DELLA CRIMINALITà ECONOMICA ED ORGANIZZATA
La Guardia di Finanza è coinvolta a pieno titolo nella lotta alla criminalità organizzata, soprattutto nell’individuazione delle operazioni di riciclaggio e nel contrasto delle attività imprenditoriali e professionali, attraverso le quali le organizzazioni criminali reimpiegano i capitali illecitamente accumulati e si mimetizzano nella società civile e nell’economia legale.
La strategia del Corpo si fonda sull’aggressione dei beni illecitamente accumulati dai sodalizi criminali, attraverso il sistematico ricorso alle indagini patrimoniali finalizzate a pervenire al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti dalle attività delittuose nonché delle aziende finanziate con capitali mafiosi.
Si tratta di accertamenti decisamente complessi ed articolati, in linea con i compiti attribuiti al Corpo e con la professionalità e l’esperienza maturata nel ruolo di polizia economico-finanziaria.
Le attività investigative richiedono, infatti, tra l’altro, l’esame della documentazione amministrativo-contabile, la ricostruzione dei flussi finanziari e la verifica della congruità della situazione patrimoniale effettiva con quella reddituale dichiarata.
E’ proprio grazie a tali investigazioni che è possibile scovare patrimoni illeciti accumulati nel tempo e contemporaneamente sfruttare anche i poteri di polizia tributaria per agire sul fronte fiscale.
Tra le attività più interessanti, va ricordata l’operazione “Clean Coast”, svolta nei confronti del nipote del noto boss Mario Fabbrocino (capo dell’omonimo clan camorristico operante nell’area vesuviana e tratto in arresto in Argentina nel 1997), il quale si è avvalso della collaborazione di numerosi soggetti (dipendenti, ex dipendenti e professionisti) risultati mere “teste di legno” compiacenti.
Mediante l’interposizione di schermi societari, ha posto in essere ingenti movimentazioni finanziarie per 84 milioni di euro di provenienza illecita finalizzate alla realizzazione di cospicui investimenti immobiliari.
Tredici le persone indagate, sequestrate le quote sociali di 10 società di capitali e 10 complessi aziendali, nonché il patrimonio degli indagati (77 appartamenti, 11 terreni, 25 locali, 24 tra auto-motoveicoli e 57 polizze assicurative) per un valore di oltre 40 milioni di euro.
Altra attività di servizio da ricordare è quella relativa all’operazione “Golden Hand”, in cui si è dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di un’organizzazione criminale operante anche in altre zone del sud, centro e nord Italia, strutturata su base familiare e dedita a furti seriali presso gioiellerie, usure, estorsioni, ricettazioni, truffe ed intestazioni fittizie di beni acquistati con i proventi di tali attività, che ha consentito agli aderenti all’organizzazione di assumere il controllo di attività economiche nel settore del commercio di autoveicoli, della gestione di bar e centri commerciali.
Sequestrati 19 immobili (appartamenti e ville), 17 terreni, 30 autovetture di grossa cilindrata , 3 complessi aziendali e 66 rapporti di natura finanziaria in essere presso istituti di credito e Poste Italiane in tutto il territorio nazionale
Dall’inizio dell’anno, sono state svolte 32 investigazioni patrimoniali antimafia che hanno portato alla proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali su beni, appartenenti a persone condannate o indiziate di associazione di tipo mafioso, per un valore complessivo di 91mila euro, nonché al sequestro e/o confisca di beni e capitali di provenienza illecita, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria ai sensi della normativa antimafia, per 102mila euro.
La lotta al riciclaggio di capitali “sporchi” è stata sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria e l’approfondimento investigativo di 166 “segnalazioni di operazioni sospette” per intercettare i flussi finanziari di provenienza illecita, individuando oltre 2,8 milioni di euro oggetto di riciclaggio ovvero di trasferimento illecito, in denaro contante e titoli, da e verso l’estero.
LOTTA AI TRAFFICI ILLECITI
Le indagini antidroga hanno portato alla denuncia di 19 responsabili, dei quali 12 in stato di arresto.
Sul fronte della tutela della legalità dei mercati, i sequestri di 47.500 prodotti contraffatti o insicuri confermano a pieno le tendenze di questi ultimi anni, segno che il mercato del falso sembra non conoscere crisi e che, anzi, proprio in un momento di diffusa difficoltà economica, i consumatori sembrerebbero fortemente attirati dai prezzi più bassi offerti sul mercato dalla sleale concorrenza della “filiera del falso”.
Il web è ormai diventato la nuova frontiera della contraffazione e sempre con maggiore frequenza viene utilizzato per la commercializzazione on line di prodotti contraffatti o insicuri, nonché per l’abusiva distribuzione, su piattaforme telematiche spesso create ad hoc, di supporti multimediali protetti dal diritto d’autore o di beni, come i medicinali, la cui commercializzazione è strettamente la cui commercializzazione è strettamente disciplinata, regolamentata e monitorata.
Ricordiamo l’Operazione “Futubox”, che ha portato all’inibizione dell’accesso dall’Italia a 18 siti web collegati al portale pirata internazionale “Futubox”, attraverso il quale era possibile visualizzare in streaming l’intero palinsesto trasmesso da numerosi canali dell’emittente satellitare SKY, in violazione della legge sul diritto d’autore.
Le indagini, scaturite da una denuncia presentata dall’emittente televisiva, hanno permesso di individuare 3 amministratori esteri che operavano in ambito transnazionale, utilizzando illecitamente i server di un ente di ricerca universitaria ucraino per trasmettere i programmi pirata.
Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni nei confronti di altri due pirati informatici italiani che spedivano in Ucraina le smart card necessarie per accedere ai servizi Sky e promuovevano sul web la vendita degli abbonamenti al servizio pirata al prezzo di 8 euro al mese.
TUTELA DEL PATRIMONIO ECOLOGICO ED AMBIENTALE
Il contrasto ai reati ambientali ed ai traffici illeciti di rifiuti rientra nel novero degli obiettivi che la Guardia di Finanza persegue ai fini della tutela del demanio e del patrimonio dello Stato, del corretto funzionamento delle regole del mercato e della concorrenza in relazione all’applicazione dei tributi statali, regionali e locali nei confronti degli operatori del settore.
I reparti della provincia hanno individuato e contrastato le lucrose attività della criminalità, legate allo smaltimento di rifiuti, nonchè effettuando controlli specifici presso aziende che operano nel settore, ovvero che producono emissioni inquinanti.
Gli interventi hanno fatto registrare irregolarità a carico di 16 soggetti.
Sono stati sequestrati Kg. 101.970 di rifiuti industriali e 2 immobili.
Tra le operazioni più importanti, ricordiamo le indagini eseguite nei confronti di un primario gruppo bancario nazionale, coinvolto in operazioni di riciclaggio, provenienti da un ingente traffico di tonnellate di rifiuti, 20.000 tonnellate, realizzato tra le Province di Salerno, Napoli e Caserta
Gli accertamenti hanno permesso di far emergere anche un’ingente frode fiscale da 90 milioni di euro e illeciti prelievi in contanti dai conti societari per 30 milioni di euro.
Disposto il sequestro per “equivalente” di immobili, disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie fino ad euro 13.960.233,00.
COMPARTO AERONAVALE
Il dispositivo aeronavale costiero è preposto alla sorveglianza del mare territoriale e delle acque contigue, con particolare riguardo alla persecuzione degli illeciti di natura economico-finanziaria, alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare, al controllo del territorio e alla sicurezza delle frontiere marittime, al monitoraggio delle imbarcazioni che gravitano nella circoscrizione di servizio, nonché alla tutela del patrimonio artistico ed archeologico dell’ambiente marino.
Le Fiamme Gialle del mare hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 39 soggetti, sequestrato 199 immobili del valore di 16 milioni di euro, 60.550 mq. di aree demaniali, 243 chilogrammi di prodotti ittici, 3 sale ristoranti e 248 attrezzature da pesca.
Una menzione, infine, va sempre fatta anche al concorso fornito dal Corpo alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, attraverso:
– la partecipazione ai piani coordinati di controllo del territorio;
– le pattuglie impiegate nel servizio di pubblica utilità “117”;
– la presenza su strada per finalità anticontrabbando;
– i servizi di protezione individuale a favore di persone esposte a pericolo.
RICOMPENSE ATTRIBUITE
ELENCO DEI PREMIATI
“””
Premiazioni
ENCOMIO SOLENNE conferito al Tenente Colonnello Antonio Mancazzo, al Capitano Ivan Ammaturo, al Maresciallo capo Francesco Spinelli, al Maresciallo capo Giovanni Avallone, al Maresciallo capo Alfonso Fierro ed all’Appuntato Franco Giannotti con la seguente motivazione:
“””Eseguivano complesse ed articolate indagini di polizia giudiziaria e amministrativa nei confronti di un sodalizio criminale comprendente pubblici ufficiali, imprenditori e dipendenti di un istituto di credito, dedito alla commissione di reati di peculato, falso ideologico e riciclaggio nel settore degli appalti pubblici.
L’attività di servizio si concludeva con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 13 soggetti, 10 dei quali attinti da misure cautelari personali, con il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 9,5 milioni di euro, nonché con l’accertamento di un danno erariale pari ad oltre 2 milioni di euro.
Salerno e provincia, agosto 2010 – settembre 2012”””;
ENCOMIO SOLENNE conferito al Maggiore Salvatore Perrotta, al Capitano Fabio Antonacchio, al Maresciallo aiutante Maurizio Oliva ed la Maresciallo aiutante Emilio Rammauro, con la seguente motivazione:
“ “””Eseguivano complesse ed articolate indagini di polizia giudiziaria nei confronti di un noto imprenditore, nipote del capo di un clan camorristico operante nell’area vesuviana, dedito alla perpetrazione di molteplici reati di natura societaria e finanziaria, i cui proventi venivano riciclati, attraverso la fittizia intestazione a soggetti economici compiacenti, in speculazioni immobiliari nell’area cilentana.
L’attività di servizio si concludeva con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 13 soggetti, 3 dei quali attinti da ordinanze di custodia cautelare, nonché il sequestro del patrimonio illecitamente accumulato dall’imprenditore, costituito da beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 41 milioni di euro.
Salerno e territorio nazionale, agosto 2011 – ottobre 2012”””;
ENCOMIO SOLENNE conferito al Maresciallo capo Carlo Fabbricatore, con la seguente motivazione:
“ “””libero dal servizio, evidenziando altissimo senso del dovere, spirito d’iniziativa, sprezzo del pericolo e notevoli doti di umana solidarietà, interveniva durante un incendio divampato all’interno di un garage deposito, traendo in salvo un operaio ferito in stato di semi incoscienza.
Castel San Giorgio (SA), 19 dicembre 2012”””;
ENCOMIO SOLENNE conferito al Maresciallo Francesco Testa ed al Vice brigadiere Gerardo Palumbo, con la seguente motivazione:
“ “””evidenziando altissimo senso del dovere, determinazione e sprezzo del pericolo, interveniva in soccorso di una donna anziana diversamente abile, allettata e con gravi problemi respiratori, bloccata all’interno delle propria abitazione ormai satura di fumo sprigionatosi da un incendio domestico. Senza esitazione ed incurante per la propria incolumità, accedeva nell’immobile, in un contesto di assoluta pericolosità, provvedendo alla messa in sicurezza dei luoghi ed al salvataggio della donna in grave pericolo di vita
Scafati (SA), 20 Marzo 2013”””;
ENCOMIO conferito al Sottotenente Giuseppe Mosca, al Luogotenente Rocco Spano ed al Maresciallo capo Luciano Solimando, con la seguente motivazione:
“ “””Eseguivano complesse ed articolate indagini di polizia economico-finanziaria nei confronti di un’associazione per delinquere attiva nel settore del commercio di autovetture di grossa cilindrata, dedita al riciclaggio, alla ricettazione ed all’usura.
Il servizio si concludeva con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 8 soggetti, con il sequestro di beni per un valore complessivo di 8 milioni di euro, nonché con la constatazione di elementi di reddito sottratti a tassazione per circa 1,5 milioni di euro, di violazioni all’Iva per oltre 1,3 milioni di euro e la conseguente segnalazione di una società di capitali per responsabilità amministrativa dipendente da reato.
Sala Consilina (SA), febbraio 2008 – aprile 2012”””;
ENCOMIO conferito al Tenente Aldo Ferrari, al Luogotenente Pasquale Cantalupo, al Luogotenente Antonio Trenta e al Maresciallo aiutante Antonio Rizzo, con la seguente motivazione:
“ “””Eseguivano complesse ed articolate indagini di polizia economico-finanziaria a contrasto dell’evasione fiscale nel settore dell’edilizia.
L’azione di servizio si concludeva con la constatazione di elementi di reddito sottratti a tassazione per 6,9 milioni di euro, di violazioni all’Iva per 180mila euro ed il sequestro di beni e disponibilità finanziaria per un valore complessivo di oltre 2,2 milioni di euro, nonché con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 3 responsabili per i connessi reati tributari.
Provincia di Salerno, marzo – giugno 2012”””;
ENCOMIO conferito al Capitano Fabio Antonacchio, al Maresciallo aiutante Emilio Rammauro, al Maresciallo capo Antonio Marzocchi, all’Appuntato scelto Angelo Bonfrisco ed all’Appuntato Giovanni Baglieri, con la seguente motivazione:
“ “””Eseguivano complesse ed articolate indagini a contrasto di un peculiare fenomeno di pirateria informatica, attuato attraverso l’illecita condivisione e diffusione, a mezzo internet, di materiale coperto da copyright.
Il servizio si concludeva con il sequestro di 5 siti web, con la denuncia di 7 responsabili, uno dei quali attinto da misura cautelare personale, l’irrogazione di sanzioni amministrative in materia di diritti d’autore pari a 3,2 milioni di euro, nonché con il recupero a tassazione di proventi illeciti per 678 mila euro e di Iva per circa 200 mila euro.
Territorio nazionale ed estero, giugno 2011 – settembre 2012”””;
ENCOMIO conferito al Capitano Giuseppe Evangelista, al Luogotenente Pasquale Alò, al Maresciallo capo Leonardo Longobucco ed all’Appuntato scelto Vincenzo Flacco, con la seguente motivazione:
“ “””Eseguivano complesse ed articolate indagini di polizia giudiziaria in materia di tutela della spesa pubblica.
Il servizio si concludeva con la denuncia di 164 soggetti, tra i quali 11 funzionari pubblici, responsabili a vario titolo, dei reati di truffa aggravata in danno di un ente locale, abuso d’ufficio e falso ideologico, nonché con l’accertamento di un danno erariale di 107 mila euro. Scafati (SA), marzo – ottobre 2012”””.