Cinquemila pellegrini, in rappresentanza di tutte le Parrocchie della Diocesi, tra cui una sessantina di sacerdoti,il Cav. Attilio De Lisa, un folto gruppo di giovani e diversi sindaci, insieme al Vescovo Antonio,si sono recati quella mattina in Vaticano per il pellegrinaggio diocesano alla tomba dell’Apostolo Pietro, nell’Anno della Fede.
Aderendo alle indicazioni che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha dato per la celebrazione dell’Anno della Fede, Mons. De Luca sin dallo scorso agosto aveva pensato e fortemente voluto questa intensa esperienza di fede da vivere insieme.
Ogni pellegrinaggio è sempre una occasione preziosa per ripensare al proprio percorso di vita, per rileggere la propria esperienza di incontro con il Signore, per ripartire rinvigoriti nella speranza e più determinati nel testimoniare la carità. Per questo, nell’Anno della Fede, è stato particolarmente significativo stringersi attorno al Santo Padre Francesco, presso la tomba di san Pietro, per essere confermati nella fede e così diventare ancor più generosi, personalmente e comunitariamente, nel proclamare con rinnovato entusiasmo, con la parola e con la testimonianza della vita, la nostra fede in Gesù Salvatore, morto e risorto per noi, come lo stesso Papa ha sottolineato quel giorno nella catechesi tenuta all’Udienza Generale.
Tanta l’emozione dei Pellegrini, che già dalle prime ore dell’alba erano in fila per accedere in Piazza San Pietro, quando il Papa ha percorso la Piazza in papamobile ed ha salutato le migliaia di persone che applaudivano al suo passaggio (solo nella posizione che si trovava il Cav. Attilio De Lisa ha baciato 4 bambini e pensate che emozione per la vicinanza del Papa Francesco e dai suoi gesti caritatevoli).
"Con la Risurrezione di Gesù – ci ha ricordato il Papa – qualcosa di assolutamente nuovo avviene: siamo liberati dalla schiavitù del peccato e diventiamo figli di Dio, siamo generati cioè ad una vita nuova". Questa novità – ha sottolineato – deve permetterci "di indicare a chi ci chiede ragione della speranza che è in noi, il Cristo Risorto. Indichiamolo con l’annuncio della Parola, ma soprattutto con la nostra vita di risorti. Mostriamo la gioia di essere figli di Dio, la libertà che ci dona il vivere in Cristo, che è la vera libertà, quella che ci salva dalla schiavitù del male, del peccato, della morte!". A fine Udienza lo stesso Papa Francesco ha ringraziato la Diocesi di Teggiano-Policastro accompagnata da Mons. Antonio De Luca.
Nel pomeriggio poi il momento centrale del Pellegrinaggio con la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Antonio all’altare della Cattedra di San Pietro.
Il canto di ingresso eseguito dall’assemblea, ha ripreso il tema della catechesi del Papa al mattino e ha ben reso l’immagine di quello che si stava vivendo durante la Celebrazione: "Dal Crocifisso risorto nasce la speranza, dalle sue piaghe la salvezza, nella sua luce, noi cammineremo, Chiesa redenta dal suo amore". L’emozione e la gioia erano vive e palpabili, nonostante la grande stanchezza che inevitabilmente si faceva sentire dopo la nottata passata in pullman per raggiungere Roma.
Particolarmente significativo, dopo la proclamazione del Vangelo e l’omelia, l’invito da parte del Vescovo a rinnovare la professione di Fede sulla Tomba dell’Apostolo Pietro: il ripensare e quindi dire tutti insieme "Questa è la nostra fede…" ha dato un più consapevole significato a quel "credo" che ogni volta siamo stati invitati a dire non solo con labbra ma anche e soprattutto con il cuore.
La Celebrazione si è infine conclusa con la preghiera per l’Anno della Fede affidataci dal nostro Vescovo nella quale, ancora una volta, abbiamo affermato la nostra disponibilità a "ripetere quotidianamente: questa è la nostra fede!" e a ringraziare tutti i pellegrini presenti.