Anffas-Onlus e Aspat Campania segnano un punto importantissimo nella difficile partita della compartecipazione alla spesa socio-sanitaria a carico degli utenti con disabilità. Il Comune di Cava De’ Tirreni ha infatti recepito le eccezioni delle due Associazioni in merito al Regolamento approvato con deliberazione n. 8/2013 del 4.07.2011 dal Coordinamento delle Politiche Sociali Ambito S3.           

Tale Regolamento, nello specifico, oltre a prevedere illegittimamente soglie di esenzione molto più basse rispetto a quanto previsto dalla Regione –  € 5.992,61 per il 2010 a fronte dei € 9.530,56 per il 2009 –  per quanto attiene la Determinazione della quota di compartecipazione al costo dei servizi residenziali (ART. 9), discostandosi totalmente da quanto previsto dalle “Linee Guida” dettate dal Decreto 6/2010 della Regione Campania, cancellava –  di fatto – ogni forma di esenzione e determinava una disparità di trattamento in peius dei cittadini (anziani non autosufficienti e disabili) bisognevoli di prestazioni residenziali rientranti nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) con residenza storica in Cava de’ Tirreni e Costiera Amalfitana rispetto a quelli con residenza storica in altri Comuni che, invece, hanno fedelmente attuato i criteri Regionali.

Con la pubblicazione sull’Albo Pretorio del Comune Metelliano della delibera del Consiglio Comunale del 24 aprile scorso dove sono riportate le modifiche al Regolamento, che prevede l’innalzamento della soglia di esenzione alla compartecipazione da parte degli utenti e il rimodulamento dei criteri per le rette connesse alla residenza non più cumulando pensioni di invalidità civile e indennità sociali, si ripristina equità e si interviene laddove il disagio e il bisogno sono profondi. 

E’ un risultato importante – sottolinea il Coordinatore regionale dell’Anffas-Onlus Salerno Salvatore Parisiche, insieme al Presidente Pier Paolo Polizzi dell’Aspat, abbiamo raggiunto grazie alla sensibilità del Sindaco di Cava De’ Tirreni Marco Galdi, alla disponibilità dell’assessore alle Politiche Sociali Vincenzo Lamberti e al lavoro dell’avv. Antonio Memoli. In un momento nel quale la politica vive la più grande crisi di rappresentanza nella storia della Repubblica italiana, quella dell’amministrazione metelliana è stata una prova di buone prassi. Auspico che anche altri Comuni possano fare lo stesso. Ne vale il diritto alla salute e il rispetto della dignita di centinaia di famiglia in provincia di Salerno”.

 

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