E adesso a Nocera Inferiore si punta sull’idea un centro commerciale naturale. In piena city. Per imprimere, per quanto possibile, un bel colpo di acceleratore ad un settore che sconta la crisi di liquidità delle famiglie. Un ulteriore modo di andare incontro ad un comparto, il terziario, che non vive una delle sue congiunture storiche più favorevoli. Il sindaco di Nocera Inferiore riaccende i riflettori su una delle priorità indicate al momento dell’investitura dei componenti della giunta. Lo fa – rimarca – per sottolineare quanto l’amministrazione abbia la giusta attenzione per tutti i tipi di incentivi destinati al commercio, una voce economica su cui l’incidenza del comune è comunque contenuta. Tuttavia sottolinea quanto sia un’opportunità da non sprecare il fatto che per la città di Nocera Inferiore sia diventata una vocazione (commercio e servizi) pressocché naturale, legata alla presenza, sul territorio, del distretto sanitario, degli ufficio giudiziaria, dei vari uffici pubblici. Vedi Inps, per esempio. <<Stiamo cercando di andare incontro ai commercianti>>, dice Manlio Torquato. Aggiungendo, subito dopo: <<E’ ovvio che non è che ognuno possa fare quello che vuole>>. Non a caso, <<abbiamo iniziato un’attività di interventi per regolarizzare le posizioni. E’ finito il tempo della cuccagna. Anche perché sarebbe ingiusto consentire che via sia chi paga e chi non lo fa>>. Lo screening in corso è volto <<al controllo della regolarità delle autorizzazioni e a verificare che le attività commerciali non diano fastidio alla collettività (si pensi a quelle con occupazione di suolo pubblico laddove vengono somministrate bevande o esposte merci, anche e soprattutto alimentari, ndr)>>. Il sindaco aggancia il rilancio commerciale al concetto di Nocera città dei servizi. Pone in cima alla lista dei desiderata il centro commerciale naturale, argomento per il quale sollecita l’assessore Andrea Vagito a muoversi nella direzione della consulta dei commercianti. Ma non nega che vi sono delle “pendenze” che aspettano una soluzione. In primis la nuova destinazione da dare al mercatino di Via Marco Nonio Balbo che in centro – sembra – non possa andare per ragioni di sicurezza e per il quale starebbe rispuntando l’ipotesi trincerone. C’è anche da riconsiderare, riflette Torquato, la situazione del mercato settimanale dalla zona antistante lo stadio San Francesco. Tuttavia l’intenzione è di trovare una soluzione ai problemi, <<portando a casa – dice risultati. Come quella assoluta inversione di tendenza che è stata il regolamento della tares, con l’abbattimento del costo della bollettazione>>.
Patrizia Sereno