Al “Ravello Dieci12” irrompe la danza per il penultimo appuntamento del 2012. All’Auditorium Oscar Niemeyer, sabato 17 novembre (ore 21.15), in cartellone, Amarcord, balletto in due atti di Luciano Cannito che si ispira, già dal titolo, all’immortale capolavoro cinematografico di Federico Fellini. A calcare il parquet della sala disegnata dall’archistar brasiliana, una compagnia giovane e agguerrita capitanata da Sabrina Brazzo, prima ballerina della Scala, che ha già sostenuto questo ruolo con vivo successo oltre che al Teatro alla Scala di Milano, al Metropolitan di New York, e da Nicolò Noto. La coreografia assieme ai costumi curati da Roberta Guidi di Bagno e all’originale scenografia firmata da Carlo Centolavigna, faranno rivivere l’indimenticabile e malinconico affresco felliniano dell’Italia fra le due guerre e tutti quei personaggi che lo animavano, entrati oramai, nell’immaginario collettivo. Titta, Gradisca, Volpina, la tabaccaia… e le loro vicende vissute nell’onirica Rimini anni ‘30 avranno come colonna sonora le musiche di Nino Rota, soprattutto, e ancora di Glenn Miller, Alfred Schnittke, Marco Schiavoni, mentre le luci che contribuiranno a rendere unico lo spettacolo sono di Alessandro Caso. Il balletto, così come concepito, vuole appunto trasportare gli spettatori in un viaggio di condivisione, di modo che ognuno possa ritrovarsi in ciò che accade in scena, sentire il profumo degli anni Trenta e magari riscoprire le facce di quegli italiani di provincia, gente normale la cui storia non si studierà mai in alcun libro. “Cannito – scriveva Mario Pasi – guarda dentro di sé e osserva gli altri al tempo stesso, da fuori; così riesce a renderci le idee di lussi irraggiungibili, il mitico Grand Hotel e il salone viaggiante del Rex. Ma poi è la terra, con i suoi spiriti, a prendere il sopravvento, perché le favole sono finite, perché anche i più ambiziosi si accontentano di poco. Perfino Gradisca, femmina esemplare, accetta un giovane povero che fa il carabiniere… così si esorcizzano le tragedie, ma senza dimenticarle: si ride dell’olio di ricino somministrato dai fascisti, ma non si dimentica, si fa dell’ironia sui nazisti maiali, ma non si dimentica. Vino, donne e canto potremmo dire a tempesta passata. Il presente si abbraccia, e non è poi così male”. Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, prodotto dalla Daniele Cipriani Entertainment, Amarcord è andato in scena anche al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New York, Orange County di Los Angeles) ed al Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo ampi successi. Sabrina Brazzo è stata invitata a sostituire Rossella Brescia che, in seguito ad un grave incidente, ha dovuto rinunciare alla tournée che l’avrebbe vista protagonista. www.ravellofestival.com. Info e prenotazioni 089 858422.