A spada tratta contro l’atto aziendale della Asl di Salerno. Da Nord a Sud. Oggi pressocché in contemporanea si riuniscono la conferenza dei sindaci a Salerno e il consiglio comunale di Castel San Giorgio in seduta montematica. Sono infatti – insieme ai sindacati – gli amministratori pubblici quelli che si stanno maggiomente mobilitando in difesa del diritto alla salute dei loro concitatdini. Diritto che ritengono leso nella bozza di atto aziendale inviata alla regione per il via libera definitivo. Indice contro con un’accusa precisa: il continuo disprezzo della legge. In ragione del fatto che, inannzitutto, non c’è stata la discussione preliminare con i sindacati e con le associazioni di categoria. Se mancano i presupposti di legge – secondo il Pd – l’atto è illegittimo. I democratici avanzato precise richieste, lasciando intendere di essere pronti alle barricate se non troveranno risposta. Invocano il ritiro immediato dell’atto aziendal, oltre ad una verifica ispettiva ministariale del piano di rientro. Tra gli errori grossolani contestati al documento anche il taglio dei distretti sanitari di base che da 13 diventano 10.

 

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