Annullate cartelle del consorzio bonifica per mancata prova documentale dell’esistenza di opere interessanti il Comune di ubicazione dell’immobile e non essendo stata dimostrata l’esistenza di un beneficio per presunti interventi di bonifica. Con un’importante e recentissima decisione della Corte di Cassazione si è aperto più di uno spiraglio per una difesa di gruppo per consentire a migliaia di cittadini di abbattere le spese per la difesa innanzi alle Commissioni Tributarie.
La sezione tributaria della Suprema Corte, con la sentenza n. 4490 di venerdì 22 febbraio 2013, infatti, consente la possibilità di proporre un unico ricorso cumulativo da parte di diversi contribuenti contro gli avvisi di accertamento che abbiano come oggetto una identica questione , con conseguente abbattimento delle spese legali a carico dei ricorrenti.
La prima "class action" tributaria contro le cartelle del Consorzio di bonifica era già stata presentata dall’Ufficio legale dell’Unione Nazionale Consumatori di Castellammare di Stabia che correttamente aveva ritenuto applicabile, anche nel processo tributario è applicabile l’art. 103, primo comma, del codice di procedura civile per il quale "più parti possono agire o essere convenute nello stesso processo, quando tra le cause che si propongono esiste connessione per l’oggetto o per il titolo dal quale dipendono oppure quando la decisione dipende, totalmente o parzialmente, dalla risoluzione di identiche questioni".
Secondo la Corte di Cassazione "ciò è sufficiente per ritenere la legittimità del ricorso congiunto proposto da più contribuenti, anche se in relazione a distinte cartelle di pagamento, ove abbia ad oggetto, come evincibile nella specie dal contenuto dell’atto introduttivo integralmente riportato in ossequio al principio di autosufficienza, identiche questioni dalla cui soluzione dipenda la decisione della causa".
In definitiva, il litisconsorzio necessario previsto dalle norme del processo tributario non ha come conseguenza l’inammissibilità dell’applicazione del litisconsorzio improprio così come il principio dell’autonoma impugnabilità dei singoli atti non è violato dalla semplice unicità del ricorso con il quale più soggetti contestino atti autonomamente impugnabili, deducendo a conforto identiche questioni.
L’Unione Nazionale Consumatori in questo particolare momento di difficoltà , è come sempre, dalla parte del consumatore ed ha deciso di istituire una corsia preferenziale per le fasce più deboli,per le vittime delle cartelle pazze e per tutti gli imprenditori soffocati dalla crisi.
Tutti gli utenti che in questo momento di grave contesto economico sociale hanno bisogno di assistenza o di ottenere GRATUITAMENTE informazioni nel modo più chiaro e trasparente possibile sia sulla possibilità di impugnare e contestare gli atti notificati possono rivolgersi allo STAFF LEGALE presso la sede Provinciale di Castellammare di Stabia al Viale Europa 165 i giorni di Martedì e Giovedi dalle ore 17 alle ore 20.
COMUNICATO STAMPA Unione Nazionale Consumatori