Già da questa sera potrebbe mettersi la parola fine al patto territoriale ed agli altri strumenti di concertazione che hanno rappresentato un momento storico importante per il territorio. Ieri sera alcuni dei sindaci si sono riuniti per trovare la quadra sulle posizioni da assumere questa sera nell’ambito dell’assemblea del patto territoriale. E già stasera poterebbero far passare la loro linea: sciogliere gli attuali strumenti Patto, piano di zona ed agroinvest per costituirne uno ex novo che riunisca le competenze di tutti e tre e rilanci l’azione sul territorio tenendo anche conto delle nuove norme europee. Un organismo piu’ snello che tenga conto delle professionalità esistenti e che sfrutti al meglio le risorse europee con la consapevolezza che attualmente solo il terzo settore ed il sociale possano divenire attrattori di finanziamenti che consentano la gestione in comune di politiche del territorio. La proposta lanciata ieri sera è quella di affidare ai tecnici l’elaborazione di un progetto che razionalizzi i costi, evitando gli sprechi e lavori alla costituzione di per una società che liquidando le esistenti metta insieme le esigenze dei comuni e lavori ad una politica comune. Occorrerà pero’ anche vedere la posizione che assumerà l’Ente Provincia che comunque detiene il 25% delle quote della società Patto e potrebbe non avallare la sua messa in liquidazione che estrometterebbe palazzo s.agostino da ogni gioco nell’area nord della provincia di Salerno. Ma in questa nuova stagione i sindaci dovranno riappropriarsi del ruolo di attori protagonisti non delegando piu’ ruoli strategici di indirizzo all’interno del nuovo soggetto dove pero’ non sarebbe scontata il recupero degli organici esistenti. Un problema quello della forza lavoro attuale che non è ancora stato considerato dai primi cittadini e che dovrà pero’ necessariamente affrontato.   

Aurora Torre

 

 

 

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