Dalle indagini é emerso che Salza, nel periodo compreso tra il giugno del 2010 e il novembre dello scorso anno, cioé quando ha ricoperto l’incarico di amministratore unico della Sint, avrebbe fatto "uso per scopi personali – come scrive in una nota il procuratore della Repubblica, Alessandro Pennasilico – di circa 30 mila euro mediante utilizzo della carta di credito, attivata dallo stesso Salza e intestata alla predetta società". Analizzando gli estratti conto della carta di credito sono emerse "spese non inerenti alle attività istituzionalmente svolte dall’indagato" e che "non sono state fornite le puntuali giustificazioni circa lo scopo che sorregge le spese". Le indagini hanno fatto emergere l’acquisto di cravatte di una nota marca effettuato a ridosso delle festività natalizie oppure di numerosi biglietti per viaggi in treno e in aereo per destinazioni verso località "apparantemente – spiega Pennasilico – svincolate dall’esercizio delle attività aziendali". In particolare sono emersi sul conto della carta di credito addebiti per viaggi all’estero con relative spese alberghiere anche a Parigi, Praga e alle isole Maldive. "La Sint spa – conclude il procuratore di Torre Annunziata – sul cui conto confluivano gli addebiti riguardanti l’utilizzo della carta di credito, da diversi anni si trova in grave dissesto economico. L’azienda detiene il patrimonio immobiliare e controlla la società Terme di Stabia. Entrambe le società negli ultimi anni hanno visto aggravarsi la loro situazione di dissesto finanziario, che oggi mette a rischio la sopravvivenza di un complesso di particolare valore, legato al territorio e alla storia dell’area stabiese".

 

 

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