"La condizione di inquinamento ambientale, denunciata più volte dal gruppo consiliare ‘Cambia Pellezzano’ e rilevata, in sede di sopralluogo, dalla Commissione regionale per il controllo delle bonifiche ambientali, sulla strada provinciale Croce – Pellezzano, è grave e va rimossa immediatamente". Lo dice il consigliere regionale Gianfranco Valiante. "Dalla documentazione acquisita dalla Commissione a seguito del sopralluogo del 29 maggio e dell’audizione del 19 giugno, dalle constatazioni rilevate, dalle dichiarazioni del dirigente preposto dell’Asl e dei rappresentanti istituzionali intervenuti – spiega Valiante – si rileva chiaramente un quadro ambientale emergenziale: vere e proprie discariche con auto abbandonate, sversamenti abusivi, rifiuti nocivi e non, fusti di materiale pericoloso, cospicua presenza di amianto frammentato accompagnano tratti del percorso da Pellezzano fino a Cava dei Tirreni con punti di estrema criticità come quello di località Foce. Nel solo Comune di Pellezzano si sono accertati almeno cinque casi di ‘mesotelioma’". "La Commissione per il controllo delle bonifiche ambientali, presieduta dal consigliere regionale Antonio Amato, che ringrazio del prezioso e meticoloso lavoro – aggiunge – ha provveduto ad acquisire documenti fotografici ed atti informando del fenomeno eco-mafioso la Procura della Repubblica, già destinataria di informativa da parte dell’Asl di Salerno". "La mancanza di coordinamento fra le diverse forze dell’ordine – continua Valiante – non consente un efficace controllo dell’area. Soprattutto, l’incapacità dei due Comuni e della Provincia di definire in maniera corretta le specifiche competenze in materia di rimozione dei rifiuti, ci spinge a chiedere, come anticipato dal presidente Amato, l’immediato intervento del Prefetto di Salerno affinché convochi un tavolo interistituzionale in cui tutte le parti interessate possano concordare un piano di rimozione dei rifiuti oltre che un progetto per garantire il pieno controllo e la sorveglianza dell’area. Sollecitiamo vivamente il prefetto Gerarda Maria Pantalone: la salute dei cittadini non può più attendere". 

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