Il timore di far perdere valore al patrimonio culturale del territorio per una perdita di conoscenze e di competenze, la necessità di far fronte alla crisi e quella di potenziare la promozione e la comunicazione. Sono i temi al centro della giornata di apertura della 15/a Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in corso fino al 18 novembre a Paestum (Salerno). Ideato e diretto da Ugo Picarelli, l’evento è promosso da Provincia di Salerno, Regione Campania e Parco nazionale del Cilento, sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica e raccoglie ogni anno, a due passi dai templi dorici di Paestum, esperti, istituzioni e media in un confronto sullo stato dell’arte del settore. Partecipano quest’ann, su 17mila metri di spazio espositivo, gli stand che promuovono i siti archeologici italiani e di 30 paesi esteri, con l’Armenia come Paese ospite, con ‘buyers’ da tutto il mondo. Presenti anche i Ministeri del Turismo, degli Esteri, dei Beni e attività culturali e dell’Istruzione, Università e Ricerca, mentre fra gli enti sostenitori figurano Unesco e Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt). Fra i temi al centro dell’evento, ha ricordato Picarelli, anche la sostenibilità dei piani di gestione dei beni archeologici ed il dialogo interculturale, con una particolare attenzione ai giovani e alle opportunità di lavoro. All’inaugurazione, tra gli altri, il Presidente della Provincia Antonio Iannone, il Presidente della Camera di Commercio Guido Arzano, il Sindaco di Paestum Italo Voza e la Soprintendente per i Beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta Adele Campanelli. Quest’ultima ha rilevato che serve "fabbricare un buon prodotto, prima di venderlo". "Ritengo la Borsa la migliore pratica che sia stata attuata negli ultimi decenni dagli enti locali della Campania", ha rimarcato infine Stefano De Caro, Direttore Generale ICCROM, il Centro internazionale di studi per la Conservazione e il restauro dei Beni culturali. 

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply