Tredici persone sono state arrestate dai carabinieri in un’operazione scattata all’alba a Scafati e in alcuni comuni vesuviani nel napoletano contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Sette persone sono in carcere, sei agli arresti domiciliari, mentre a un’altra persona è stato notificato un provvedimento di divieto di dimora. I Carabinieri hanno eseguito provvedimenti del gip del Tribunale di Nocera Inferiore per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione di armi illegali e allo spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina, marijuana e hashish. Nell’operazione sono stati impegnati i carabinieri di Nocera Inferiore che hanno utilizzato anche alcune unità cinofile del Nucleo di Pontecagnano.
COMUNICATO STAMPA:
5 apr. 2013, corso mattinata, a Scafati (SA), militari questo Comando, in esecuzione Ordinanza Custodia Cautelare, compendio articolata e protratta attività investigativa svolta dipendente Tenenza CC Scafati anni 2010, 2011 e 2012, su gruppo soggetti dediti attività criminose materia stupefacenti, estorsioni danni artigiani e commercianti del luogo ed armi, traeva arresto:
1. STAFFETTA Vincenzo, nato a Scafati il 1964, ivi residente, separato, nullafacente, pluripregiudicato, già sodale del disciolto clan camorristico LORETO/MATRONE, operante nell’agro nocerino sarnese;
2. SENSALE Sabato, nato a Torre Annunziata il 1960, residente a Scafati, separato, nullafacente;
3. CESARANO Francesco, nato a Boscoreale il 1964, ivi residente, coniugato, disoccupato, pregiudicato;
4. MILONE Maria, nato a Scafati il 1970, ivi residente, nubile, nullafacente, pregiudicata;
5. BORRIELLO Massimo, nato a Scafati il. 1975, ivi residente, coniugato, operaio.
6. MAISANO Gennaro, nato a S. Antonio Abate (NA) il. 1974, residente a Scafati, coniugato, operaio;
7. BORRIELLO Rosanna, nata a Poggiomarino (NA) il 1977, residente in Scafati, coniugata, casalinga;
8. MATRONE Antonio, nato a Napoli il 1980, residente a Scafati, coniugato, figlio del noto pregiudicato MATRONE Francesco, alias “A Belva”, capo dell’omonimo clan camorristico operante nell’agro nocerino sarnese;
9. GALLO Gina, nata a Gragnano (NA) il 1974, residente Scafati, separata, disoccupata;
10.CORAGGIOSO Saverio, nato a Scafati il 1933, ivi residente, coniugato, incensurato;
11.FEDERICO Aniello, nato a Pompei 1979, residente a Boscoreale (NA), coniugato, pregiudicato;
12.DAVIDE Enrico, nato a Battipaglia il 1989, residente a Scafati, celibe, pregiudicato,;
13.DAVIDE Antonio, nato a Scafati il 1968, ivi residente, coniugato, pregiudicato;
e, medesimo contesto veniva notificato divieto di dimora a:
14.MANZI Vincenzo, nato a Heibronn (Germania) il 1979, residente in Scafati, celibe, barista.
Predetti venivano ritenuti responsabili rispettivamente:
– nr. 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9: concorso in detenzione fini spaccio e spaccio sostanze stupefacenti, relazione accertata fitta rete di scambi di cocaina, marijuana e hashish, monitorati periodo giugno 2010 – aprile 2011, volti a corrispondere richieste abituali assuntori dello scafatese, anche attraverso incontri presso bar “Teddy’s”, gestito da sopranotato MANZI Vincenzo, nonché:
-n. 2 anche per:
– omessa custodia di armi e denuncia relativa patita sottrazione di armi da fuoco già suo possesso, cui tratta prima delle segnalazioni a seguito;
– porto illegale di arma comune da sparo, relazione avvenuto trasporto, senza titolo p.s., di arma comune da sparo.
– n. 9, anche favoreggiamento personale, relazione dichiarazioni rese alla P.G., volte a consentire al SENSALE di eludere le investigazioni.
– n. 1, 2, 8, 10 e 11, contestati gravi e concordanti elementi reità, a titolo individuale, episodi estorsivi in danno di artigiani e commercianti scafatesi, anche ponendo in essere condotte integranti ipotesi reato violenza privata e lesioni personali pregiudizio parti offese.
– n. 1, 2 , 12 e 13, per aver procurato e portato in luoghi pubblici armi clandestine da utilizzare anche per finalità estorsive;
Arrestati, termine formalità di rito, sono stati associati: da n. 1 a n 7, Casa circondariale di Salerno, mentre da n. 8 a n. 13 rispettive abitazioni per ivi rimanervi agli arresti domiciliari.