Da due mesi chiedono con insistenza di incontrare i vertici dell’Asl, ma senza ottenere risposte. I lavoratori della società cooperativa Gea hanno indetto uno sciopero di 24 ore. Hanno incrociato le braccia per via di una organizzazione di lavoro che sta creando disagi e difficoltà. Il loro essenziale servizio, quello della distribuzione dei pasti agli ammalati degli ospedali afferenti all’ex Asl Salerno 1, viene espletato su tre turni, con un impegno quotidiano di gran lunga superiore alle ore previste dal loro contratto aziendale. Un contratto part-time che, dicono i sindacati, dovrebbe essere trasformato dopo tanti anni in full-time. Ma la mancanza di chiarezza non rende semplice la risoluzione del problema, già lo scorso novembre le refezioniste, e una parte degli autisti che lavorano per la Gea, protestarono con l’esposizione di striscioni all’esterno del nosocomio umberto primo di nocera denunciando il loro stato di disagio e la mancanza minima di norme di sicurezza sul posto di lavoro. Nei prossimi giorni dovrebbe invece esserci un incontro con i funzionari dell’Ispettorato del lavoro. ma la preoccupazione dei sindacati si sposta anche ai lavoratori del cns, centro nazionale servizi. Situazione complicata anche la loro, come ci ha spiegato il delegato della Cgil Tonino De Michele. (L’intervista nel Tg di Telenuova e nelle prossime ore sul nostro sito).

 

 

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