Un giro di assegni falsi per oltre un milione di euro, un’articolata organizzazione che agiva nel varesotto con la complicità di alcuni impiegati di banca, e a capo di tutto un 57enne napoletano con precedenti penali, Mario Cuomo. I carabinieri di Varese lo hanno arrestato a Cermenate (Como), appena arrivato a casa dell’amante nel giorno del compleanno di lei, un mazzo di rose ancora in mano. L’uomo, destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Busto Arsizio (Varese) su richiesta di quella Procura della Repubblica, è ritenuto al vertice di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di ignari cittadini, attuata mediante emissione e incasso di assegni falsi, nell’ambito di una indagine avviata nell’aprile scorso e che ha già portato ad altri 12 arresti. Era Cuomo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a dirigere le mosse di due promotori, a loro volta a capo di alcune persone incaricate di reclutare compiacenti impiegati di banca pronti a rivelare dati di conto corrente e "specimen" di firma di ignari correntisti. Venivano poi emessi assegni per importi di diverse centinaia di migliaia di euro da porre all’incasso mediante prestanome appositamente reclutati, a cui venivano anche intestate società di comodo sui cui conti correnti venivano fatti depositare i titoli di credito. A loro il compito di prelevare il denaro una volta divenuto ‘liquido’, e il trasferimento dei soldi verso conti correnti svizzeri. 

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