"La scissione / Scissionista è “chi promuove  e/o sostiene divisioni interne in un partito” – Per tanti di noi non è così. Le persone incontrate nella campagna referendaria e quelle che mi hanno contattato nelle ultime settimane non hanno mai aderito al Pd. L’avevano abbandonato da tempo o non vi avevano mai aderito. Non hanno mai riconosciuto al Pd una chiara fisionomia di sinistra né si sono ritrovati in altre piccole formazioni", sono le riflessioni di Andrea De Simone al termine dell’asseblea Pd al parco dei principi a Roma. Aggiunge: "Leggiamo bene l’ultimo sondaggio Ipsos sulla possibile nascita di una nuova formazione a sinistra del Pd :solo la metà dell’elettorato potenziale  arriverebbe dal Pd mentre gli altri dall’astensione, da altre liste di sinistra e dal M5s.E c’è ancora il  il 34% degli italiani (il primo partito) formato dagli astensionisti a dagli indecisi. Dunque c’è una Italia, fuori dai partiti e c’è una sinistra fuori dal Pd. Una nuova forza della sinistra deve guardare innanzitutto a questi mondi. E questi mondi esprimono malessere. E chiedono risposte a bisogni. Dentro questi mondi bisogna intercettare quelli che  che aspirano  ad una società più giusta e con meno diseguaglianze. Ed oggi, di fronte al vento delle destre populiste, protezioniste e xenofobe che soffia forte e impetuoso dagli Usa alla Francia si avverte come non mai l’esigenza di una forza in grado di contrastare queste spinte ed offrire risposte adeguate al malcontento di ampi settori di società. Dove la sinistra dice cose chiare sulla povertà che aumenta, su misure urgenti per chi non ha lavoro , sul futuro da garantire alle giovani generazioni, sulle periferie da ricucire, si recupera fiducia ed i sondaggi segnalano il recupero delle sinistre (v.Spd in Germania).A Roma, al Vittoria, ieri, ho ascoltato discorsi impegnativi. Si tratta però di una linea politica che non ha spazio in questo Pd. Oggi ho ascoltato interventi di circostanza. Ed allora basta ipocrisie sull’unità quando conviene. Due linee non possono convivere nello stesso partito. Se il Pd esalta Marchionne poi non ti  puoi meravigliare se il precario ti sente distante. Se non dici con chiarezza che il capitalismo che non paga i debiti a Mps è parassitario e va combattuto non puoi capire il dramma dei piccoli risparmiatori  truffati. Se togli l’Imu anche a chi può pagare,il più povero non ti capisce.Ma insomma, la lezione del referendum non è bastata? La scissione c’è già stata. Con una parte importante del tuo popolo. Che non vota più o sceglie altri. 
La ns Comunità / Di quale comunità si parla ? Quella che si ritrovava nelle sezioni di base a discutere e confrontarsi, ad organizzare la diffusione dell’Unità domenicale? Quella non c’è più da anni. Già con il Pds e i Ds si è indebolita. Nel Pd il termine Comunità è stato cancellato, abrogato. Si può aderire  al Pd se non si passa per il  capocorrente che gestisce il pacchetto di tessere? Senza vita democratica e in assenza di  luoghi di partecipazione non c’è il partito. Dunque con il Pd siamo in presenza di una federazione di correnti o peggio di una associazione tra notabili  locali vincolati al leader nazionale  dall’antichissimo contratto “do perchè tu dia”. Dove il Pd è al governo di una Città o di una Regione chi sono i gruppi dirigenti? Io conosco realtà dove il 90% degli organismi è formato da persone che hanno incarichi pubblici, posti ottenuti dal notabile, convenzioni con gli  enti di sottogoverni. Difficile trovare persone senza il vincolo di soggezione al potente che lo piega cosi all’obbedienza. Ecco perché ritengo importante che si offrano altri riferimenti. Per dare casa a chi non si è mai piegato e a chi non vuole obbedire. Tantissime energie si possono liberare. Nuove forze possono ritrovare il gusto per la politica. 
Primarie e Congressi senza regole.Leggi bene i dati del tesseramento. Da noi, come in tutt’Italia. Il tesseramento non è libero. Altro che porte aperte. Come aprire porte di case che non ci sono? Le tessere sono gestite dai signori delle tessere. Vengono utilizzate in vista di Congressi ed elezioni. Per dare un peso a questo o quel notabile locale. Hanno impennate solo in queste circostanze. Nelle società comunali si consegnano a pacchetti per parenti e amici. Gli elenchi utilizzati per alterare le primarie. Una farsa che mortifica la democrazia e offende la nostra storia. Si recluta di tutto. Famiglie intere di lavoratori delle società comunali, discutibili personaggi dei quartieri, gente di centro e di destra, reclutati secondo il principio “sto con te affinchè mi dia qualcosa in cambio”. Sindaci e consiglieri comunali del Msi di Almirante, la cui foto è ben visibile sulle loro scrivanie, stringono patti di ferro e vengono impegnati per le sfide interne di un  partito che non è il loro partito. Il partito ostaggio di una famiglia. Una società privata  in cui vige una gestione privatistica e familistica. Il governo pubblico, con ingenti risorse da distribuire, utilizzato per fini personali e per garantire la carriera dei figli. E Renzi ha già dimenticato quello che ha detto 2 mesi fa, dopo i referendum. No al partito dei notabili al Sud. Si apre il Congresso ed i notabili servono. 
A sinistra c’è movimento. Sento parlare di ponti tra le diverse isole dell’arcipelago delle sinistre. Sarebbe importante se nel campo progressista di cui parla Pisapia possano ritrovarsi, senza annullare le differenze, quelli che si muovono alla sinistra del Pd. Quelli che lasciano, quelli che non ci sono mai stati, quelli che sono rientrati con i referendum, quelli che hanno celebrato il congresso a Rimini di SI. Si possono ritrovare in una federazione che, da sinistra, potrebbe condizionare l’agenda di un futuro governo di centro sinistra. Spero che le csd minoranza Pd non si faccia coinvolgere in logiche che solo gli addetti ai lavoro comprenderebbero. che non è riuscita ad entrare al Vittoria. La gente semplice capisce le cose chiare e nette. No i tatticismi. Meglio rompere con rituali. Si esca fuori. Tra la gente in carne ed ossa. Si dia vita ad una grande Convenzione nazionale con tutte le sinistre. Si creino città per città luoghi aperti di democrazia e di partecipazione. Si ascolti caro Rossi, caro Speranza, caro Emiliano quella folla immensa che al Vittoria non è riuscita ad entrare".andrea de simone
 
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