L’Asl Salerno, nella giornata di ieri, ha deliberato L’Atto aziendale definitivo. Dopo le preoccupazioni esternate dal Sindaco Pasquale Aliberti sulla possibilità di reparti replica relativi alla Pneumologia e sulla mancanza, nella bozza di atto aziendale pubblicata lo scorso 26 giugno, di posti letto relativi all’UTSIR-Rianimazione, la direzione generale si è resa disponibile ad accogliere tali osservazioni.

In particolare, per il M.Scarlato è stato programmato l’accorpamento con il presidio di Nocera Inferiore. Allo stesso tempo è stata proposta la riconversione della Pneumologia di Sarno per evitare duplicati ed è stata richiesta, alla Regione Campania, l’attivazione di 4 posti di Terapia Intensiva che si affiancheranno ai 2 posti già previsti di Terapia Subintensiva Respiratoria.  

In pratica, è stato rafforzato il Presidio Ospedaliero di Scafati dandogli sul serio la dignità di Polo specializzato in Pneumologia che sarà così strutturato:

–       3 Unità Operative Complesse con 70 posti letto ordinari più 10 posti letto di Day Hospital;

–       1 Struttura semplice Dipartimentale;

–       2 Strutture semplici Intra Unità Operativa.

L’Unità Operativa di Pneumologia  sarà dotata di 31 posti letto oltre 8 posti letto di Riabilitazione Cardio-Respiratoria. I posti letto individuati per la Struttura semplice Dipartimentale si distinguono in 4 posti letto per Terapia Intensiva e 2 posti letto di UTIR; sarà, inoltre, mantenuta l’attività ambulatoriale di Dialisi. Soddisfatto il primo cittadino che ha dichiarato quanto segue:  “Accogliamo con grande entusiasmo e soddisfazione le modifiche apportate dalla direzione generale. Modifiche che vanno nella direzione auspicata e fanno compiere al nostro presidio ospedaliero un passo in avanti. La conferma della presenza del Polo d’eccellenza di Broncopneumologia quale riferimento per il meridione è, in questo senso, un importante segnale, in quanto ci consente di mantenere in vita il Mauro Scarlato e continuare la nostra battaglia che, nell’immediato, deve portare a conoscere l’effettiva tempistica relativa alla riapertura concreta dell’ospedale e, nella prospettiva, deve condurre al re-inserimento dello stesso nella rete dell’emergenza. Rispetto a questa esigenza vitale per il nostro territorio, continueremo a lottare, coinvolgendo tutti i livelli istituzionali, al di là dei colori politici e delle appartenenze”.

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