La banda del buco o banda del tunnel . Emergono nuovi e importanti particolari dalla conferenza stampa di ieri del procuratore nocerino Centore sulla banda che operava tra le province di Salerno, Napoli e Caserta, è stata sgominata nella notte tra Napoli e Casoria dai carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore supportati da quelli del Comando provinciale di Napoli. Le indagini partite da una rapina del 2016 a Nocera Inferiore alla gioielleria Jewerly, ha dato il suo input a tutta l’operazione con indagini incrociate a 360° portando alla individuazione del sodalizio ed alla ricostruzione delle attività criminali fatte di furti e rapine, tutti con lo stesso modus operandi. I malviventi, tutti napoletani, erano soliti usare strumentazione particolare atte alla difficile intercettazione e soprattutto ad evitare che le vittime avvisassero le forze di polizia. Uno Jammer, strumento vietato dall’articolo 617 quater ed uno scanner per meglio visualizzare la rete fognaria ed arrivare con facilità agli obiettivi da colpire.In una occasione, i malviventi hanno operato uina vera e propria opera d’arte con uno scavo per il furto ai danni del supermercato SISA “donna Vincenza “di Poggioreale. 340.000 il totale del bottino della banda tra cui anche un trappeto persiano rubato ad una lavanderia, delle tartarughe ed un cane di razza chiwaeà e capi d’abbigliamento.
Carmine Torino