Con molte probabilità è stato l’accumulo di gas nel portellone del vano motore che, con la messa in moto, ha provocato lo scoppio e il successivo incendio del natante che ieri pomeriggio ha preso fuoco subito dopo aver fatto gasolio a Marina di Cassano, porticciolo di Piano di Sorrento.    L’ipotesi è stata formulata dai vigili del fuoco di Piano di Sorrento che sono intervenuti assieme agli uomini della Capitaneria di porto della città. Nell’incendio hanno riportato scottature di secondo grado, guaribili in venti giorni, sia il proprietario, un napoletano, che il nipote. L’uomo ha subito ustioni alle spalle, il nipote ad un braccio e al viso. I due sono stati ricoverati all’ospedale di Sorrento, Santa Maria della Misericordia. Altre persone, che si trovavano a bordo del natante, si sono buttate in mare senza subire danni. La barca a motore, un otto metri, ha preso fuoco all’improvviso.    La dinamica hanno spiegato i vigili del fuoco "é paragonabile a quello che accade a una stanza quando si satura di gas e con l’accensione di una luce, attraverso la pressione dell’interruttore, c’é un boato e il successivo incendio".    Nei prossimi giorni l’imbarcazione sarà oggetto di ulteriori indagini per stabilire con certezza la causa dell’incidente. L’episodio, verificatosi nel primo pomeriggio, ha suscitato attimi di panico tra i bagnanti e i passeggeri delle altre imbarcazioni. 

 

 

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