Le suggestive sonorità del jazz. L’acustica avvolgente. L’emiciclo dell’anfiteatro comunale. Artisti e pubblico uno accanto all’altro. L’edizione numero 17 del Baronissi Jazz, in programma dal 5 al 7 luglio, è griffata Stefano Bollani e Tommy Emmanuel. Dopo Paolo Fresu e Danilo Rea, quest’anno tocca al piano solo di Stefano Bollani ed alla chitarra del genio australiano Tommy Emmanuel scandire la serata iniziale e quella finale della rassegna jazz di Baronissi coordinata dal direttore artistico Angelo Maffia. Due artisti internazionali dal sound unico e irripetibile. E poi ci sono loro, solisti e band emergenti provenienti da diverse città italiane: dieci talenti, impegnati nel concorso che mette in palio, per il vincitore, la somma di 2mila euro e l’apertura del Baronissi Jazz 2014. Si comincia il 5 luglio, dalle ore 22, nell’anfiteatro comunale, con l’esibizione di Stefano Bollani; si prosegue il 6 con il Concorso e si chiude, la sera del 7, con il chitarrista australiano Tommy Emmanuel. Il genio che viene dalla terra dei canguri è conosciuto soprattutto per il suo uso della tecnica del fingerpicking. Durante la sua carriera ha suonato con molti notevoli artisti quali Chet Atkins, Eric Clapton, Sir George Martin, John Denver. Quella di Baronissi è la sua unica tappa nel Sud Italia.

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