BATTIPAGLIA. «Io non comprendo tutte queste chiacchiere che poi d’altronde vengono da persone non addette ai lavori e non esperte della sanità ma che hanno fatto della politica la loro carriera di vita e la loro professione di facciata». Così il neo segretario cittadino de La Destra replica alle accuse piovute da più parti dopo l’iniziativa lanciata dal partito provinciale per quello che riguarda il piano ospedaliero regionale. La richiesta di verifica strutturale dell’ospedale di Eboli ha scatenato non poche polemiche. Alla lettera del segretario provinciale de La Destra Fausto Lucarelli hanno fatto seguito una serie di attacchi duri di "campanilismo". «Secondo qualcuno noi siamo entrati a gamba tesa – dice Guarnaccio -, in una vicenda che interessa un bacino d’utenza di migliaia di persone cui intendiamo salvaguardare gli interessi e ci hanno ammonito: Loro sono entrati in gioco pericoloso e andrebbero espulsi, poiché da tantissimi anni ormai arrecano danni ai cittadini». Il segretario cittadino del partito di Storace, nel corso della conferenza stampa di ieri mattina in via Italia, replica e spiega le ragioni di quell’intervento. «Inoltre vorrei spiegare al capogruppo del Pdl al Comune di Eboli il significato del vocabolo Camerata – attacca Guarnaccio -. Il Camerata è un compagno di studio, di vita e specialmente d’arme: il Camerata è chi segue il nostro stesso ideale di vita. Bene lui sicuramente al momento dell’intervista non conosceva il significato di questo vocabolo; avrebbe fatto meglio se prima di citarlo si fosse consultato con chi gli poteva far capire e spiegare l’importanza di un ideale». E sulla questione ospedale spiega: «Noi siamo contro la chiusura degli ospedali sia di Battipaglia sia di Eboli – afferma il segretario de La Destra -. Siamo per la riqualificazione degli stessi. Chiediamo un polo d’emergenza qualificato e di eccellenza per il presidio ospedaliero di Battipaglia, vista anche la sua posizione strategica e logistica. Crediamo che il presidio ospedaliero di Eboli possa ampiamente svolgere il compito di ospedale feriale tipo il Pascale di Napoli, vista anche la sua posizione logistica. Non siamo contrari all’eventuale ospedale Unico ma il tal caso si dovrebbe trovare un sito di allocazione che crei problemi sia logistici sia di realizzazione. Crediamo che un investimento di tal valore al momento sia impensabile perché molto elevato. Costerebbe molto meno riqualificare i plessi ospedalieri esistenti ovvero quello di Battipaglia ed Eboli. Ora sfido chiunque a dire che questo è campanilismo. Io credo che sa buon senso e programmare lo sviluppo della nostra e dico nostra Piana del Sele».

 

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