Tino Iannuzzi, deputato del PD, ha presentato una interrogazione urgente al ministro dell’Ambiente Corrado Clini ed al ministro per i Beni e la Attività culturali Lorenzo Ornaghi per "sollecitare l’intervento del governo Monti per garantire la tutela, la salvaguardia ed il rilancio dell’area archeologica di Velia, antica Città della Magna Grecia, che rappresenta un sito di pregio assoluto e di altissimo valore culturale e storico. Tale area, culla della Scuola Eleatica con Parmenide e Zenone, è stata inclusa nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano ed è stata inserita nel 1998 nella Lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità". "La Regione Campania, proprio per tutelare quel sito archeologico – ricorda Iannuzzi – ha giustamente approvato la legge speciale n, 5/2005 per promuovere la ‘costituzione di una zona di riqualificazione paesistica ed ambientale intorno all’antica Città di Velià, ricompresa nei Comuni di Ascea e di Casalvelino. A tal fine la legge ha previsto un apposito Piano di riqualificazione, da redigere d’intesa fra i due Comuni e le Soprintendenze, per garantire la valorizzazione e la salvaguardia dell’area archeologica e del contesto paesistico ed ambientale attorno alla Città di Velia, che costituisce un unicum prezioso nella storia della civiltà, del pensiero e delle bellezze culturali ed archeologiche. Per la realizzazione del Piano è stato previsto nelle legge n.5 uno stanziamento di 9 milioni di euro, dei quali 500.000 euro sono già disponibili. In questi ultimi giorni finalmente è stato definito il contenzioso legato al conferimento dell’incarico di progettazione del Piano, che, quindi, può e deve essere subito avviata". Secondo Iannuzzi "in questo contesto la giunta Caldoro, con una scelta assolutamente sbagliata e pericolosa, ha presentato su iniziativa dell’assessore Taglialatela – al Consiglio regionale il Disegno di legge n. 321 del 9 marzo 2012 per l’attuazione della pianificazione paesistica regionale. Questo disegno di legge contempla l’abrogazione della legge speciale per Velia n. 5/2005, in relazione alla nuova pianificazione paesistica. Si tratta di una scelta del tutto irragionevole e densa di rischi e di pericoli, visto che le ragioni poste nel 2005 a fondamento della legge speciale per Velia, sono naturalmente oggi pienamente valide e prioritarie. Occorre, quindi, non solo conservare, ma anche attuare integralmente e tempestivamente la legge n. 5, con la rapida approvazione del Piano di riqualificazione dell’area di Velia e l’erogazione del finanziamento dei 9 milioni di euro. Questa è la via da seguire e non già quella intrapresa dal Governo Regionale che potrebbe aprire la via a pericoli gravissimi di deturpazione della zona ed a interventi devastanti". A giudizio del deputato Pd "il Governo, per la rilevanza straordinaria del sito di Velia, deve assumere iniziative puntuali ed efficaci per la tutela ed il rilancio dell’antica Città, anche per sopperire alla inerzia della Regione ed alla sua scelta inaccettabile di abrogare la legge n. 5/2005, una scelta che va scongiurata e, comunque, evitata anche con la presentazione di un progetto di legge nazionale, che il PD sta ponderando in stretto collegamento con i Comuni ed i territori interessati".