“Una vera e propria intimidazione per scoraggiare i cittadini ad interessarsi della cosa pubblica”: Mario Santocchio non ha dubbi, la bomba carta esplosa la notte scorsa davanti ad un negozio di sua proprietà, a Scafati, ha una matrice politica.
In frantumi la vetrina e il marciapiedi dell’esercizio commerciale Saul di corso Nazionale, chiuso da tre anni. I carabinieri della scientifica del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno effettuato i rilievi, le indagini sull’episodio doloso sono affidate ai militari della tenenza di Scafati.
Santocchio è interdetto da quanto è accaduto: “A Scafati si respira un clima di grande odio sociale e una grande tensione sociale. Spero che si faccia piena luce su esecutore e sui mandanti. Mi auguro che al più presto si ritorni ad applicare regole e strumenti del linguaggio democratico”.
Il periodo storico che attraversa la città dell’Agro è critico: commissione straordinaria prefettizia a gestire il Comune, l’ex sindaco agli arresti, un pesantissimo clima di illegalità.
Per questi motivi l’avvocato tende ad escludere questioni personali alla base dell’attentato, legandolo “soltanto al ruolo politico”. “Individuano in chi ha fatto opposizione – ha dichiarato – la causa di tutti i mali”.
L’episodio assume ancora più rilevanza perché accaduto poche ore dopo un comizio che Santocchio ha organizzato alla Sala Don Bosco, alla presenza dei candidati di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, partito che rappresentava in consiglio comunale fino allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
“La manifestazione di ieri, che è ben riuscita per numero di intervenuti e qualità dei presenti, tra cui otto ex consiglieri comunali, è stata valutata un problema in vista delle prossime elezioni. Forse – ha riflettuto Santocchio – a qualcuno ha dato fastidio se dopo due ore e mezza hanno fatto ciò rispetto ad un deposito che non solo non porta reddito, anzi, è solo una spesa”.
L’avvocato è amareggiato: “Fare politica nell’Agro nocerino sarnese è sempre più difficile”.
L’ultimo ad aver usato quegli spazi è stato un altro politico. Santocchio concesse il locale in comodato d’uso gratuito all’ex presidente del consiglio comunale scafatese, Pasquale Coppola, all’epoca candidato alla Regione sotto il simbolo di NCD. Pure Coppola in passato ha subìto intimidazioni: gli fu recapitato a casa un proiettile in una busta sigillata.
Salvatore D’Angelo