Questa mattina, nel corso della prima seduta della Camera dei Deputati dopo la pausa estiva, il parlamentare di Sel Michele Ragosta ha ricordato la figura di Angelo Vassallo “sindaco pescatore” di Pollica (Salerno), ucciso brutalmente il 5 settembre 2010 mentre rientrava a casa. A tre anni di distanza dalla sua morte mandanti ed esecutori di quell’efferato delitto, nonostante l’impegno e le indagini della magistratura, non hanno ancora un nome ed un volto. «La sera del 5 settembre 2010 sette colpi di pistola esplosi da mano ancora ignota uccisero Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, piccolo comune del Salernitano, patrimonio Unesco per la dieta mediterranea, bandiera blu per la limpidezza delle acque del suo mare, polmone verde della Campania con il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Quella sera – ha sottolineato ancora Ragosta –  non è stato ucciso solo un uomo, un sindaco, un portatore sano di quei valori di legalità e rispetto delle istituzioni e della bella politica. Quella sera hanno ucciso un sogno. Un sogno non solo suo, ma il sogno di quanti, nonostante le avversità e le difficoltà del quotidiano, continuano a credere che un altro futuro per il nostro Paese è possibile». Ragosta ha quindi nuovamente chiesto che tutti gli sforzi tesi alla ricerca della verità non si fermino e che, al contrario, si prosegue con sempre maggior forza e determinazione per assicurare, nel più breve tempo possibile, i responsabili alla giustizia. «Lo Stato, – ha detto nel suo intervento – che tre anni fa in massa si riversò sul porto di Acciaroli – che dal 2014 porterà il suo nome – non deve arrestare la ricerca della verità. Il tributo di sangue di Angelo Vassallo non deve restare impunito. Non possiamo permetterlo». Il parlamentare di Sel ha poi posto all’attenzione dei deputati e del Presidente, Laura Boldrini, la questione della caserma dei Carabinieri di Pollica che, come denunciato domenica scorsa dal sindaco, Stefano Pisani, a breve potrebbe chiudere per mancanza di risorse finanziarie. «Questa, a mio avviso, è una decisione inaccettabile. Lunedì prossimo, 9 settembre, – ha infine annunciato – i sindaci dell’area del Parco Nazionale del Cilento manifesteranno dinanzi alla Prefettura di Salerno per far sentire la loro voce. A quel coro si unirà il mio. Sarebbe bello se, in quel giorno, arrivasse un segnale chiaro e netto da parte del Governo con la revoca di questo provvedimento. Sarebbe il modo migliore – ha concluso – per continuare ad onorare la memoria di Angelo Vassallo ma, soprattutto, si lancerebbe un messaggio chiaro ed inequivocabile alla criminalità organizzata: lo Stato, a Pollica, c’è e ci sarà sempre e si impegnerà con rinnovato spirito nel conseguire l’obiettivo di verità e giustizia di cui tutti sentiamo un disperato bisogno».

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