Da subito era sembrata una vicenda dai contorni oscuri. L’autopsia ne ha svelato i tragici dettagli: Antonio Buono non è morto per un incidente stradale. E’ stato assassinato , il 34enne di Castel San Giorgio , il cui cadavere era stato trovato per strada , lo scorso 26 settembre, al confine tra le frazione Aiello di Castel San Giorgio e il Comune di Siano. Ed ora si infittiscono, le già significative indagini, dei carabinieri: fondamentali le indicazioni fornite agli investigatori dal referto autoptico consegnato, una settima fa, dal medico legale Giovanni Zotti al sostituto procuratore Ernesto Caggiano. Certifica che le lesioni multiorgano e il trauma cranico evidenziati sul cadavere di Antonio Buono non sono compatibili con l’urto con un’autovettura. Piuttosto è da ritenersi che siano state prodotte da una violentissima aggressione, con l’uso di corpo contundente. Dunque un omicidio per scoprire le cui responsabilità i carabinieri della stazione di Castel San Giorgio e quelli della compagnia di Mercato Sanseverino hanno convocato in caserma, nei giorni successivi all’esito dell’autopsia, decine di persone. Si parte, come in ogni indagine, dalla personalità della vittima. Aveva nemici? Aveva infastidito qualcuno? Buono non risulta dedito ad attività illecite, né legato ad organizzazioni criminali. Viveva in casa con i genitori che, comprensibilmente scossi dalla violenza di una morte così improvvisa, attendono che sia fatta giustizia prima di rilasciare dichiarazioni. Gli interrogativi cui dare una risposta sono molti. Cosa ci faceva, tutto solo, per strada, nella notte tra il 25 e il 26 settembre? L’aggressione è avvenuto in corso Claudio o lì il corpo esanime del 34enne è stato scaraventato successivamente?

Michela Giordano

 

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