Sono 50 le contravvenzioni elevate, che vanno da 100 a 500 euro, 40 i giorni di monitoraggio del territorio grazie ad auto civetta e telecamere mobili automontate. E’ questo il bilancio di un’operazione condotta dal comandante dei caschi bianchi di Castel San Giorgio, Marco Inverso. I controlli sono scattati dopo aver verificato che i rifiuti indifferenziati, venivano sversati in varie parti del territorio, fuori dai luoghi deputati alla raccolta da parte del personale addetto, e comunque nei punti di confine con i comuni vicini. A quel punto è scattata l’organizzazione messa in piedi dal comandante della polizia locale, con telecamere installate su auto di servizio e auto civetta, che hanno ripreso per ore ed ore, nell’arco di 40 giorni, i punti maggiormente presi di mira da coloro che sversavano illegalmente. Il quadro che è venuto fuori, alla fine dei 40 giorni di monitoraggio, è apparso preoccupante. Le persone denunciate si dividono in egual misura tra cittadini residenti e cittadini provenienti dagli altri comuni confinanti. In tutti i casi, i rifiuti sversati, venivano abbandonati ai lati delle strade fuori dalle zone di raccolta e in molti casi si trattava di materiali che prima di finire in discarica avrebbero dovuto essere trattati perché classificati come inquinanti. Ad essere denunciato anche il proprietario di una ditta scoperto ad abbandonare rifiuti provenienti da attività lavorativa edile e quindi abbandonati nell’ambiente senza alcun trattamento preventivo che ne attutisse il carico inquinante.