Città sporca. A partire dai suoi luoghi simbolo. La collettività paganese si lamenta. Invasa dall’immondizia – cartoni innanzitutto – Vasca Pignataro, quell’area che di mattina presto e poi al tramonto viene utilizzata dagli appassionati di jogging, da chi ama tenersi in forma o anche solo scaricare le tensione di una giornata di lavoro. Non ha lasciato traccia l’impegno estivo del gruppo di Protezione Civile Papa Charlie che aveva cercato di coinvolgere la comunità di Pagani nella difesa di un bene comune. Nel caso specifico, di uno spazio comune. Con il sostegno e l’apprezzamento della triade commissariale e la presenza, una domenica mattina, del Prefetto Mazza in persona a dare l’esempio. Da allora più nulla
Ma è sporca anche Piazza Sant’alfonso. In modo particolare nella parte antistante l’auditorium. Cartacce ovunque, giardinetti indegnamente abbandonati alle erbacce e al degrado, fontane non ripulite, con acqua spesso stagnanti o maleodoranti.
Sono sporche la strade, sporchi i marciapiedi. Non c’è segno del servizio di spazzamento che pur dovrebbe essere quotidiano. Non fosse altro che per le bollette della spazzatura – dagli importi tutt’altro che modici – che i contribuenti pagano. C’è scarsa igiene e cattivo odore a ridosso dei contenitori della spazzatura. Manco a dirlo qual è lo stato di tombini e caditorie.
Lamentano lo stato igienico-sanitario delle strade cittadine anche gli abitanti di Nocera Superiore. La raccolta differenziata viene effettuata, ma manca la quotidianità, ovvero la pulizia delle strade. Ridotte ad immondezzai a cielo aperto spesso anche per l’azione di pochi, isolati incivili che poco hanno a cuore l’ambiente in cui vivono loro ed i loro figli. Un esempio su tutti: Via Vincenzo Russo. Ma il degrado è visibile – ci raccontano i cittadini di Nocera Superiore – ad occhi nudo un po’ ovunque. Tanto in centro quanto in periferia, senza distinzione. Pare che la cosa sia stata segnalata a più riprese anche ai competenti uffici comunali.