Pasquale Aliberti è già in trincea. Dopo poche ore dalla vittoria elettorale, che gli ha ridato il municipio, ha già individuato la sua nuova preda. E’ il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, colpevole, a suo dire, non aver fatto nulla per riaprire l’ospedale di Scafati. Toni minacciosi, quelli di Aliberti, che non ha nascosto che chiederà le dimissioni del manager. Da un lato il sindaco porta in prima linea le istanze dei suoi cittadini che si sono visti privare di un riferimento importante nella vita di tutti i giorni. Il Mauro Scarlato è stato per anni l’ospedale della città, ampliando, poi, i suoi orizzonti all’attigua area vesuviana. Poi la decisione della Regione di mettere mano, per ridurre costi e sprechi, di ridisegnare la mappa degli ospedali. Una decisione che viene dall’alto ma che, secondo Aliberti, si poteva rivedere perché adottata senza tenere conto delle reali esigenze della popolazione. Ma si innesca anche una querelle politica. Non va dimenticato che il sindaco Aliberti è esponente del Pdl e vicino a Mara Carfagna, mentre Squillante è di Fratelli d’Italia, compagine cara ad Edmondo Cirielli è quindi in rotta con gli ex alleati pdiellini.

A Pontecagnano Ernesto Sica si gode il suo successo. Anche nella città a sud di Salerno le considerazioni politiche tengono banco. Si parla apertamente di una sconfitta del Pdl e di Fratelli d’Italia, partito che aveva puntato ad essere ago della bilancia in una strategia che non ha portato dove i dirigenti del partito volevano. Ma anche i pdiellini si leccano le ferite, Sica ha vinto senza il simbolo del partito di Berlusconi. La vittoria, dunque, è del sindaco Sica.

A Campagna ha vinto Roberto Monaco, per 15 anni a capo dell’opposizione di centrodestra. Ma parlare di vittoria del Pdl non è esatto perché il neo sindaco ha condotto una campagna elettorale distaccata dalla politica, fuori da schieramenti precostituiti come lo stesso Monaco ha dichiarato. La sua vittoria oggi appare soprattutto una sconfitta del Pd, la volontà della cittadina di rompere con il passato e con la guida di centro sinistra dell’ultima amministrazione comunale. E Sel, senza mezzi termini, ha chiesto le dimissioni del segretario provinciale dei Democratici, Landolfi.

Nello Ferrigno 

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