Dopo un’udienza durata questa mattina per più di 3 ore e una Camera di Consiglio iniziata alle 15 e finita solo da poco, i giudici della Suprema Corte hanno rigettato sia il ricorso della Procura di Grosseto che chiedeva di annullare l’ordinanza emessa dal Riesame e disporre il fermo in carcere per il comandante Schettino, sia il ricorso della difesa del comandante della Costa Concordia che chiedeva di annullare l’ordinanza e quindi la revoca dei domiciliari perché insussistenti il pericolo di inquinamento delle prove nei confronti dell’indagato. Lo stesso sostituto procuratore generale della Cassazione Vincenzo Geraci questa mattina si era pronunciato per un rigetto dei ricorsi e per una conferma dei domiciliari nei confronti di Schettino. Il comandante della Concordia è accusato tra gli altri reati di omicidio colposo plurimo, abbandono della nave, naufragio, comunicazione non corretta alle Capitanerie di porto, reati appunto commessi in relazione al naufragio della Costa Concordia. Il legale di Schettino, l’avvocato Bruno Leporatti, non ha rilasciato commenti ma questa mattina aveva ribadito il rispetto e la fiducia nei confronti dei giudici sia da parte sua che da parte di Schettino.