"Nelle ultime settimane abbiamo registrato il fallimento di due aziende di trasporto pubblico in altrettante città capoluogo della regione, Caserta e Salerno. Questo rivela una situazione di difficoltà, di inefficienza e di complicata gestione che ha caratterizzato gli ultimi anni". E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella, secondo il quale "il taglio operato da Trenitalia su alcune tratte è in sintonia con una politica che non ha risparmiato, nel Napoletano, gli utenti della Circumvesuviana, protagonisti di una giustificata e rabbiosa protesta per il disagio comportato dal ridimensionamento delle corse". "C’é quindi – aggiunge – un allarme generale e una condizione di ingestibilità. Paradossalmente, all’indebolimento della rete del trasporto pubblico si aggiungono a Napoli misure di limitazione del traffico urbano che presupporrebbero, al contrario, un rafforzamento sia dei parcheggi di scambio, sia di servizi pubblici. Si somma, a tutto questo, una situazione di esposizione debitoria delle aziende partecipate della Regione, alle quali sembrerebbe che la stessa Regione non riconosca una parte sostanziale di crediti maturati per centinaia di milioni di euro". "Quest’ultimo aspetto – conclude Tavella – potrebbe nelle prossime settimane aggravare ancora di più la situazione. Appare necessaria, quindi, la convocazione di un tavolo regionale che coinvolga le confederazioni per affrontare questa delicata situazione".

 

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