Questa mattina, l’Avvocato Aniello Cosimato, Presidente dell’Ordine Forense di Nocera Inferiore, ha comunicato al Presidente del Consiglio di Amministrazione del CSTP, Avv. Mario Santocchio, la sua volontà di rinunciare all’incarico di liquidatore – in veste di presidente del collegio – dello stesso Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici.

L’individuazione e il conferimento dell’incarico, nel corso dell’Assemblea Straordinaria del 12 aprile scorso, avevano trovato inizialmente la sua disponibilità ad accettare.
Successivamente, l’avvocato Cosimato ha diversamente valutato le condizioni progressivamente evidenziatesi – a partire dalla lettura dalle dichiarazioni rese in quella stessa assemblea dal rappresentante del Comune di Salerno – fino a rinunciare all’incarico, entro il termine previsto di cinque giorni dalla comunicazione. Nella seguente dichiarazione, le ragioni della sua scelta: “Le ragioni che avevano determinato la mia disponibilità si legavano alla originaria ipotesi che fosse costituito un collegio di liquidatori, d’intesa fra i soci maggioritari, formato da …un tecnico per parte con la individuazione di una figura istituzionale terza, con carica istituzionale fra le professioni intellettuali….
All’esito dei lavori assembleari, invece, stante la espressa indisponibilità dell’Ing. Rosario Cavaliere, la compagine sociale è approdata all’assunzione di una deliberazione volta a nominare un organo liquidatorio composto da me e dall’ Avv. Mario Santocchio, modificandone irrimediabilmente l’equilibrio. Il mutato assetto del Collegio ha fatto venire meno la mia figura super partes, inducendomi a rivedere la posizione iniziale e portandomi a declinare il consenso manifestato. Questo per le evidenti difficoltà che potranno emergere nell’espletamento di un  mandato negativamente condizionato da una investitura non condivisa dall’intera base azionaria.
In tal senso, anche le dichiarazioni rese dal rappresentante del Comune di Salerno, riportate nel documento consegnato al Notaio Coppa, confermano l’opportunità della mia scelta in quanto mal si conciliano con la mia dignità di uomo e di professionista avulso da qualsiasi militanza o appartenenza politica. Appartenenza politica, peraltro, data falsamente e del tutto arbitrariamente per certa da alcune dichiarazioni di qualche esponente politico, riportate dagli organi di stampa.
La mia designazione, in realtà, non era stata ispirata da “logiche” e “calcoli lottizzatori”, ma determinata soltanto dal riconoscimento dei miei requisiti di professionalità ed indipendenza che, ritengo, di avere sempre espresso in tutti quei consessi ai quali ho partecipato.
La mia opera professionale ha sempre e solamente colto ispirazione nella mia coscienza di uomo libero e dalla mia appartenenza al mondo dell’Avvocatura, nel cui ambito trova la sua massima espressione il concetto, oggi purtroppo di difficile comprensione, di “libertà da ogni condizionamento”. Pertanto, le motivazioni poste a base del voto di dissenso, per contenuto e tono, travalicano il giusto confine del civile metodo dialettico – da me condiviso ed al quale non ho mai inteso abdicare – fino a indurmi a ritenerle inaccettabili, pur nel riconoscimento del diritto di critica. Al rappresentante del Comune di Salerno esprimo, comunque, i sensi del mio personale rispetto, senza riserva alcuna, e scevro da ogni forma di risentimento. Ai lavoratori dell’azienda invio il mio più caloroso augurio affinchè vengano al più presto avviati a soluzione i loro problemi. Ringrazio, infine, tutti quei partecipanti ai lavori assembleari che con il loro consenso mi hanno gratificato del prestigioso mandato e per gli indelebili attestati di fiducia rivoltimi, porgendo loro le scuse per gli eventuali disagi causati dalla mia doverosa rinunzia, suggerita anche dal rispetto della carica che ricopro nell’Istituzione Forense”.
 

 

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