Ha dovuto attendere dieci anni per poter vestire per la prima volta la maglia tricolore, ha lottato per ottenere la cittadinanza italiana. Ora Dariya Derkach, saltatrice che vive a Pagani, parteciperà agli Europei. La bellissima e bravissima ragazza nata in Ucraina ma residente in Italia dall’età di 9 anni, ha cominciato a praticare l’atletica nel 2004 sotto la guida del papà Serhy, ed ha collezionato negli anni ben 10 titoli italiani. Nonostante le ripetute insistenze della federazione ucraina, negli anni in cui non poteva gareggiare con la nazionale giovanile italiana, Dariya ha atteso con pazienza. Porterà, non c’è dibbio, il nome di Pagani, dell’Agro, della provincia di Salerno e dell’intera Italia in alto…molto in alto.
Non si pone obiettivi, ma neanche limiti. Ora che può sorridere per quella nazionalità italiana finalmente arrivata, Dariya Derkach, spera di saltare il più lontano possibile, così come già sta facendo nella sua specialità preferita. Atleta straordinaria, dal fisico straordinario, Dariya, 20 anni, una delle promesse dell’atletica italiana, si prepara alle prossime tappe di una carriera che le sta portando in dote già risultati più che lusinghieri. Da anni vive ormai a Pagani con la sua famiglia, è tesserata per l’Acsi Italia Atletica, la Fidal si è subito attivata, una volta giunta la cittadinanza al comune di Pagani, presso la Iaaf affinchè possa partecipare a tutte le competizioni. La Coppa Europa è alle porte, ma a Rieti, agli assoluti italiani juniores e promesse, Dariya ha già dato un assaggio delle sue qualità. 6 e 67 nel lungo, 13,93 nel triplo, quasi a raggiungere la spettacolare La Mantia che nel 2005 raggiunse i 14 metri e 69. La saltatrice adesso italiana e paganese, potrebbe essere la grande sorpresa degli europei di luglio e perché no dei mondiali che si terranno a Mosca dal 10 al 18 agosto. Un passo alla volta, anzi un salto alla volta, magari senza aspettare tutto il tempo che c’è voluto per tingersi di tricolore, Dariya Derkach potrà diventare l’orgoglio dell’atletica italiana, così come il neo ministro Josefa Idem lo è stato per la canoa…