"Antonio Ingroia avrebbe chiesto l’aspettativa per motivi elettorali. Ma se è vero, il magistrato Ingroia dovrebbe garantire ai cittadini che non chiederà di essere reintegrato nella magistratura al termine del suo mandato in Parlamento": lo afferma Vincenzo De Luca (Pd), sindaco di Salerno, riferendosi alla possibile discesa in campo del pm palermitano. "Questo – sostiene l’esponente bersaniano – è un principio che dovrebbe valere per Ingroia e per tutti i suoi colleghi magistrati che decidano di candidarsi: perché l’appartenenza a uno schieramento politico ne lede la necessaria autonomia. L’indipendenza della magistratura è stata prevista dai padri costituenti come garanzia per i cittadini e non come garanzia per i giudici. Una volta rotto questo ‘patto’ – prosegue De Luca – non si dovrebbe avere più per il magistrato la possibilità di tornare al precedente mestiere. Mi pare un principio elementare a tutela di ogni cittadino che un giorno potrebbe trovarsi di fronte a un tribunale della cui ‘terzieta” deve essere assolutamente certo". "Ogni cittadino è libero di fare le proprie scelte politiche, così come lo deve essere un magistrato; ma a differenza di chiunque altro, quest’ultimo deve mantenere un ruolo di equilibrio e di indipendenza che viene prima di ogni altra considerazione. Se un magistrato decide di schierarsi politicamente, non può pensare di tornare poi alle sue precedenti funzioni", conclude.

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