Sono state ancora una volta le intercettazioni a determinare, in maniera poco contestabile, un quadro d’insieme pesante sull’ “affaire” droga imperniato attorno alla famiglia dell’angrese Giovanni Eulogio. Intercettazioni telefoniche, ma anche ambientali, eseguite dai Carabinieri del Maggiore Gabelloni e del Capitano De Chirico nei luoghi di maggior frequentazione degli Eulogio, compresa la sala colloqui del carcere di Fuorni, dove il capofamiglia, Giovanni, era finito ad ottobre scorso dopo il ritrovamento, a casa sua, di due Kg di droga. Il linguaggio tra i denunciati è cifrato solo nelle conversazioni al telefono. La diffusione delle intercettazioni suggerisce da tempo, ormai, di usare cautela. Ancor di più se si è dediti ad affari illeciti. In carcere, invece, non si aspettavano di essere ascoltati dai Carabinieri, gli Eulogio. Per questo quando Giovanni, il padre, riceve la visita della moglie e della figlia si lascia andare ed esprime apertamente il proprio disappunto per l’atteggiamento di Andrea Buttarelli, 38 sanremese che ieri è finito in carcere, socio in affari che non aveva mantenuto l’impegno di stare economicamente accanto alla famiglia di Giovanni Eulogio nel caso di problemi con la giustizia. <Lo faccio andare a pigliare per le orecchie> sbotta il parrucchiere angrese che indica alla figlia, pure lei residente a Sanremo, proprio in Andrea Buttarelli il vertice dell’organizzazione, confermandole che l’uomo spaccerebbe, nella città dei fiori, da più di 10 anni, pur risultando incensurato. Proprio da queste confessioni catturate dalle intercettazioni, i Carabinieri nocerino hanno creato un’azione investigativa sinergica con i colleghi di Sanremo, contribuendo ad aprire uno spaccato d’indagine esclusivamente ligure e tutto ancora da sviluppare.

Michela Giordano
 

 

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