A distanza di un anno l’emergenza rifiuti sull’Asse Mediano, ribattezzato l’Asse dei Veleni, non è ancora finita. Piazzole di sosta come discariche costeggiano la carreggiata, luoghi di ritrovo abituale per drogati. Qui regna lo sversatoio del quotidiano: tutto ciò che non serve più viene abbandonato su questa lingua d’asfalto. Una sorta di mercatino dell’usato. Il problema è che da anni non esiste un "acquirente" disposto a occuparsi del riciclo di questi materiali. La "monnezza", fatta di materassi vecchi, pneumatici, carcasse di lavatrici, cavi elettrici, siringhe usate…, regna sovrana anche sulla Circumvallazione esterna. Per il momento non c’è nessuna figura istituzionale che tenda la mano in segno d’aiuto. Sbuca, come un’oasi nel deserto di sterpaglia e di rifiuti di ogni genere, un campo rom. La struttura, legalizzata dal Comune di Napoli, ospita 95 famiglie, per un totale di circa 500 persone, tra cui almeno un centinaio di bambini che giocano a pallone in mezzo ai topi grossi come gatti. Gli zingari, abbandonati al loro destino di miseria e di stenti, ce la mettono tutta per tenere la "monnezza" fuori dalle loro case abilmente organizzate. Ma è tutto inutile. I rifiuti li sommergono, travolgendoli in un vortice d’indifferenza e menefreghismo senza fine. (Interviste nel Tg e a breve sul nostro sito)

 

Michela Giordano

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