Laureato in scienze turistiche, benvoluto, incensurato, componente di una nota famiglia nocerina, amante dei social, anche durante le sparatorie di ieri ha pubblicato stories su Instagram. Insomma, un apparente insospettabile. Un profilo difficile da tracciare, quello di Luca Criscuolo, il 27enne di Nocera Inferiore fermato dagli agenti del commissariato di polizia di Stato di Nocera Inferiore.
Gli uomini agli ordine del vice questore Luigi Amato lo hanno fermato perché lo ritengono responsabile di una serie di sparatorie con l’utilizzo di una pistola semiautomatica modello Glock calibro 9×21, arma di proprietà del padre. Dinanzi agli agenti del Commissariato il giovane ha ricostruito, attribuendoli a sé, gli episodi verificati a Cava de’ Tirreni, Pagani, Nocera Inferiore e Sarno. Dopo l’acquisizione delle somamrie informazioni, il nocerino è stato portato a Fuorni in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, che si dovrebbe tenere presumibilmente nella giornata di domani.
Il ragazzo è difeso dall’avvocato Andrea Vagito, che questa mattina lo ha incontrato in carcere. Il 27enne è tranquillo, si sarebbe reso conto di quanto accaduto ma forse non sarebbe consapevole della gravità dei gesti compiuti. La difesa potrebbe valutare se ci siano i presupposti di una perizia psichiatrica. Il sostituto procuratore Gaetana Amoruso della procura di Nocera Inferiore starebbe vagliando una serie di ipotesi di reato. Dalla più grave, tentata strage e tentato omicidio, a quella di ferimento e spari. Criscuolo, così come immortalato in alcune foto sulla sua pagina Facebook, avrebbe spesso chiesto del cagnolino che gli ha fatto compagnia fino al fermo di ieri sera.
Sa. D’An.