Omicidio di Santina Rizzo: non ha dubbi la Procura di Nocera Inferiore sulla responsabilità  di Mario Della Monica, assolto in primo grado. Per questo, nel processo d’appello che comincia domani a Salerno, propone ancora una volta lo scenario investigativo secondo il quale fu il falegname cavese ad uccidere, la sera del 13 febbraio 2010 a Nocera Superiore, la donna, di professione prostituta, con la quale, per sua stessa ammissione, si era intrattenuto per un rapporto sessuale. In primo grado Della Monica assolto per l’insufficienza delle prove a suo carico, con un’ampia disarticolazione del mosaico accusatorio compiuta dai suoi tre avvocati difensori: Agostino de Caro, Carlo de martino e Monica Abagnara. In esclusiva assoluta vi mostriamo in questo servizio alcune delle fotografie relative al luogo del delitto. Abbiamo , per ovvie ragioni, censurato quelle più crude. 

Nocera Superiore – Immagini di un delitto: Ecco come si presentava agli occhi dei Carabinieri la casa di Santina Rizzo al momento del sopralluogo del consulente tecnico (vedi foto in basso): la cucina e la camera da letto personale della donna, vani dell’abitazione inaccessibili ai suoi clienti, completamente in subbuglio; cassetti divelti, quadri strappati via dal muro , il letto carico di oggetti e biancheria. Questo è il bagno. Nel cestino di plastica arancione decine di profilattici usati. Su nessuno di essi tracce biologiche dell’imputato. Nella seconda  camera, quella destinata all’esercizio dell’attività di prostituta, il letto appare appoggiato al muro. Su di esso uno specchio dorato, uno stivale in pelle nera e un orologio, ma, soprattutto, una delle poche tracce di sangue repertate, risultato appartenente alla vittima. Di fronte  al letto un televisore , collegato ad un dvd. Nel posto in cui è adagiata una maglia nera è stato trovato il cadavere di Santina Rizzo che proprio solo quella maglietta indossava. Per il resto era completamente nuda. Attorno al collo una corda: secondo quanto accertato dal medico legale, sarebbe stato questo oggetto a provocare la morte, per asfissia, probabilmente durante un gioco erotico, visto che i lembi della corda sono stati trovati ricadenti sulle spalle della donna, come tirati da tergo. Accanto a lei c’era un preservativo usato dal quale è stato tratto un profilo di dna sconosciuto, non riconducibile a Mario Della Monica . Il particolare più macabro del delitto riguarda, senza dubbio, il ritrovamento di due forbici , infilzate nel cadavere all’altezza della bocca e della vagina. Su nessuna di esse le impronte digitali o altre tracce dell’imputato. Proprio alle ormai famigerate indagini scientifiche si appella la Procura nocerina per tentare di sovvertire , in appello, l’assoluzione del primo grado. Chiederà,infatti,il pm ,di integrare  il materiale di prova con dosaggi ormonali e ecodoppler dei vasi spermatici di Della Monica, per dimostrare che, quella sera, non riuscì a completare il rapporto sessuale con la Rizzo, dalla quale fu probabilmente, deriso. Da qui il raptus e l’omicidio.

Michela Giordano

ECCO LE FOTO:

 

 

 

 

 

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply