Nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, pianificata ed armonizzata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, i militari della Guardia di Finanza di Battipaglia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (SA), nella persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa Valeria Palmieri, hanno condotto una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria che si è conclusa con il sequestro preventivo “per equivalente” di conti correnti bancari, certificati di deposito ed immobili, il cui valore ammonta a due milioni e mezzo di euro.

L’attività investigativa ha permesso di smascherare la frode fiscale operata da una nota impresa di costruzioni di Vallo della Lucania, operante sull’intero territorio nazionale e comunitario, attuata mediante l’utilizzo e l’emissione di fatture false, nonché l’indebita deduzione di sette milioni di euro di costi in realtà non sostenuti.
Le Fiamme Gialle, appurata l’esistenza di elementi di frode attraverso le indagini di polizia tributaria e giudiziaria, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria, per violazione degli articoli 2 (dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti), 4 (dichiarazione infedele) e 8 (emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) del D. Lgs. n. 74/2000, i presidenti del Consiglio di Amministrazione pro-tempore e l’Amministratore Delegato.
Successivamente, su proposta del P.M. titolare del procedimento penale, Dott.ssa Valeria Palmieri, il G.I.P. presso il Tribunale di Vallo della Lucania ha disposto il sequestro preventivo “per equivalente” delle disponibilità finanziarie e degli immobili riconducibili agli indagati fino all’ammontare di €. 2.500.000,00.
L’importo sequestrato, comprendente, conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, obbligazioni, nonché 3 immobili di elevato pregio ubicati in pieno centro a Salerno, rappresenta l’entità dell’imposta complessivamente evasa, costituita dall’I.V.A. (imposta sul valore aggiunto), dall’I.R.E.S. (imposta sul reddito delle società) e dall’I.R.A.P. (imposta regionale sulle attività produttive).
Il sequestro eseguito dalle Fiamme Gialle di Battipaglia, che consentirà allo Stato di incassare le somme non versate a titolo di imposta, è stato reso possibile grazie all’applicazione della norma che estende a tali condotte fraudolente la c.d. “confisca per equivalente” – e di conseguenza anche il sequestro – ossia la possibilità, qualora non si possa procedere alla confisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato, di “aggredire” comunque i patrimoni di cui il reo abbia la disponibilità, per un valore corrispondente al suddetto profitto.
L’operazione si inquadra nell’ambito dell’intensa azione avviata dalle Fiamme Gialle a livello provinciale e finalizzata al contrasto di condotte insidiose per le casse erariali, in un periodo di forte crisi che attanaglia da qualche anno la nostra Italia.
comunicato stampa

 

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