Nel quadro delle attività di contrasto alle frodi alimentari, il Nucleo antifrodi dei Carabinieri di Roma, Parma e Salerno hanno in atto su tutto il territorio nazionale controlli straordinari sulla corretta destinazione di finanziamenti UE e sulla tracciabilità e etichettatura dei prodotti alimentari. Le verifiche ispettive dei Nac hanno riguardato 73 aziende ed attività commerciali, con controlli anche presso i principali mercati cittadini e la grande distribuzione organizzata, ed hanno portato all’individuazione di prodotti alimentari commercializzati con indicazioni che evocavano illecitamente marchi di qualità come “Parmigiano Reggiano”, “Prosciutto Crudo di Parma” e “Mozzarella di Bufala Campana”. Di particolare rilievo è stata l’operazione condotta dal Nucleo Antifrodi Carabinieri di Salerno che, a conclusione di indagini sui finanziamenti destinati agli aiuti nel comparto seminativo-olivicolo coordinate dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Nicosia (EN) Dott. Fabio Scavone, ha individuato una frode ai danni dell’UE posta in essere da un’azienda agricola della provincia di Messina. Le verifiche del Nac di Salerno, riscontrate con un’approfondita analisi della documentazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e dei rilievi aero-fotogrammetrici del territorio, hanno potuto accertare false dichiarazioni aziendali e falsi contratti di affitto di terreni, con i quali l’azienda agricola ha truffato l’AGEA ottenendo illecite erogazioni per oltre 146 mila euro. L’attività ha visto il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei titolari dell’azienda per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.) e il contestuale provvedimento, disposto dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Nicosia (EN), del sequestro di beni, per l’importo equivalente pari alla frode accertata, che ha riguardato conti correnti, un immobile e terreni accertati nella disponibilità dei denunciati.