"Rispetto a quanto emerso dalle indagini a seguito del confronto tra i redditi dichiarati e le banche dati dell’Anagrafe Tributaria, plaudiamo al lavoro encomiabile svolto dalla Guardia di Finanza. E’ stato proprio l’Ente, infatti, a richiedere l’ausilio della stessa affinché procedesse con gli accertamenti relativi ai beneficiari di tutti i contributi erogati dal comune, iter che molti comuni richiedono ma dall’esito incerto". Così il sindaco di Scafati (Salerno), Pasquale Aliberti, in merito alla scoperta di falsi poveri per ottenere prestazioni sociali agevolate. "Siamo, pertanto, doppiamente soddisfatti del lavoro svolto, proprio in considerazione del principio di sussidiarietà con l’Ente locale che ha contraddistinto l’indagine della Guardia di Finanza, consentendo di smascherare i cosiddetti ‘falsi poveri’ e di riconoscere, invece, chi ha realmente bisogno dei sussidi erogati dal Comune. Condizione necessaria, alla luce delle numerose attività sociali messe in campo da questa amministrazione a favore delle fasce meno abbienti. Chi ha commesso un abuso, pertanto, deve essere punito. Al riguardo, il Comune di Scafati anticipa l’intenzione di costituirsi parte civile nel processo", conclude Aliberti.