“Progetto Grande Sarno”: servirà innanzitutto ad allontanare il sospetto di complicità della classe politica da un eventuale scempio ambientale la delibera votata ieri mattina in consiglio comunale. Un atto di indirizzo (votato all’unanimità) per invocare quanto meno 

un azione di monitoraggio e controllo sugli effetti di periferia del progetto 
Grande Sarno. Nello specifico in merito alle nascenti vasche di laminazione. Lo ha spiegato nella sua relazione il presidente della commissione urbanistica Massimo Torre. Chiesta – in soldoni – chiarezza su alcuni punti cardine: l’efficacia del progetto, il dimensionamento, la questione inquinamento, il piano di manutenzione successivo alla realizzazione delle due vasche previste per Nocera Inferiore. Visto che <<non si fa cenno – ha detto Torre – né a fondi dedicati né all’eventuale soggetto incaricato. Non vorrei che poi l’onere si abbattesse sui comuni>>. 
23 (l’unanimità) i voti favorevoli all’atto di indirizzo cui si è pervenuti grazie alla caparbia ostinazione di Emiddio Ventre (l’esperto ambientale che ha sollevato la questione) e del Pd. Fino al punto che sue sono state le osservazioni adottate dell’ente e presentate in merito al progetto. Una vicenda, quella delle vasche di laminazione, che ha creato delle frizioni in maggioranza. Infatti, venerdì scorso sul sito dell’Arcadis è stato ricordato il comune di Nocera Inferiore – il 25 luglio del 2012 – votò 
favorevolmente in sede di conferenza dei servizi, Presente ai lavori 
l’assessore Ciro Amato. <<Una conferenza – ha dichiarato il sindaco – arrivata dopo 2535 giorni dal nostro insediamento. Neanche il tempo di guardarci intorno>>. Corale la consapevolezza che il voto di ieri in consiglio non fermerà progetto Grande Sarno. Ma darà il segnale tangibile del fatto che la classe è schierata contro potenziali scempi ambientali e sempre e comunque parte dei cittadini, come ha rimarcato Antonio Franza (Principe Arechi). Mettendo sul piatto della bilancia i pro e i contro delle vasche di laminazione, in relazione all’allarme inquinamento denunciato dagli ambientalisti, il primo cittadino ha evidenziato come si tratti di una situazione che <<si verifica anche oggi, quanto i torrenti esondano e vomitano i loro liquami nei terreni coltivati>>. In aula, tra gli altri argomenti, anche il <<primo atto ufficiale – parole di Manlio Torquato – per l’unificazione dei due comuni di Nocera Inferiore e Superiore>>. Unanimità nel voto favorevole. E’ uscito dall’aula Franza. <<Per coerenza>>, ha spiegato. <<Con l’unificazione – ha dichiarato – si dice si ambisca a conquistare fondi europei. Ma erano le stesse ragioni alla base del bistrattato progetto del Principato di Arechi che ci avrebbe dato davvero voce in capitolo, affrancandoci dalla subordinazione a Napoli>>.
L’approvazione, poi, dello schema di convenzione al Piano di Zona ha offerto l’assist ad Antonio Iannello (Pd) di denunciare come, a suo dire, Nocera Inferiore abbia abdicato al ruolo da leader che aveva. Anche nel campo dei servizi sociali.
Patrizia Sereno 
 

 

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