Legambiente Campania, “Leonia” circolo Legambiente “Nocera e Valle del Sarno” e “Montagna Amica” si uniscono al ricordo dell’anniversario della drammatica frana di Montalbino del 4 marzo 2005  che costò la vita a tre persone. Il nostro primo pensiero va alle famiglie che hanno perduto i loro cari e la loro casa nella drammatica frana del 4 marzo 2005, in questo giorno di rinnovato dolore. A distanza di otto anni la frana di Montalbino rappresenta una ferita non ancora rimarginata per la comunità ed il territorio di Nocera Inferiore. «Legambiente Campania ha voluto fare la sua parte in questa drammatica vicenda – dichiara Michele Buonomo presidente dell’associazione ambientalista – costituendosi parte civile nel processo ai proprietari della cava adiacente al fronte di frana. Questo perché volevamo che il processo servisse anche da monito per ricordare che dei fenomeni che sembrano naturali molto spesso hanno aggravanti o concause che dipendono dalle responsabilità degli uomini. Con una sentenza storica in Campania ma anche in Italia, nel 2011 il Tribunale di Nocera Inferiore ha riconosciuto le responsabilità di una impropria attività estrattiva della cava, che ha rappresentato certamente una concausa del tragico evento. La giustizia ha fatto il proprio corso in tempi ragionevoli, e gliene va riconosciuto il merito, non altrettanto hanno fatto le amministrazioni pubbliche che hanno avuto nel corso degli anni la responsabilità di prendersi cura delle famiglie e del territorio per realizzare una politica di interventi di riduzione del rischio e di gestione del territorio. Legambiente ritiene necessario realizzare una politica di governo del territorio integrata per una concreta mitigazione del rischio idrogeologico, come abbiamo condiviso nella recente conferenza nazionale sul rischio idrogeologico realizzata insieme ad Anci, agli ordini professionali (geologi, architetti ed ingegneri), a Coldiretti, Slow Food e tante altre organizzazioni ambientaliste e non solo». 

«Questa giornata di dolore – dichiara Luana Mattiello presidente del locale circolo di Legambiente -deve servire anche a riflettere sulla bellezza dell’area di Montalbino che rappresenta un patrimonio straordinario per Nocera Inferiore per i Nocerini  e sulla necessità di salvaguardare l’area montana e la fascia pedemontana di Montalbino. Sono necessarie opere attive e passive di mitigazione del rischio frana, con le migliori tecniche di ingegneria naturalistica a basso impatto ambientale e dobbiamo favorire lo sviluppo sostenibile dell’area pedemontana attraverso la promozione dell’agricoltura di qualità». 
«La riduzione del rischio frana – dichiara Paolo Fabbricatore, presidente dell’associazione Montagna Amica impegnata da anni nella valorizzazione dell’area di Montalbino con la festa della Ciliegia e della scoperta dei Monti Lattari attraverso l’organizzazione di escursioni gratuite – richiede una partecipazione attiva e responsabile dei cittadini residenti. L’esperienza di progettazione partecipata che abbiamo realizzato con il Progetto Europeo Safeland è un patrimonio che non va disperso. Chiediamo al Commisario ed Assessore Regionale Prof. Cosenza, all’Arcadis ed all’Amministrazione Comunale di Nocera Inferiore di partire dal lavoro dei residenti e delle associazioni per realizzare gli interventi che attendiamo da anni».
COMUNICATO STAMPA

 

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