Ambulatori aperti dalle 9 alle 13, con prestazioni gratuite alle donne. Domenica 4 marzo l’ospedale Amico Fucito di Mercato San Severino partecipa all’iniziativa denominata “le donne per le donne”.
Porte aperte agli ambulatori di allergologia (con informazioni sulle allergie in generale e su allergie ed intolleranze alimentari a cura della dottoressa Montera), angiologia (visite con doppler effettuare dalla dottoressa Greco), cardiologia (referente la dottoressa Ricciardi), chirurgia generale (con visite chirurgiche e senologiche effettuate dalla dottoressa Manganiello), ostetricia e ginecologia (con consulti curati dalla dottoressa Tucci).
L’accoglienza delle pazienti sarň curata da Assistenti Sociaikl messi a disposizione dall’Universitŕ degli studi “Suo Orsola Benincasa” di Salerno. All’iniziativa del Fucito di Mercato San Severino hanno aderito anche l’ente di formazione Ceform che fornirŕ tre parrucchiere che faranno shampoo e messa in piega alle ricoverate che ne faranno richiesta e l’Habiba Animazione che si occuperŕ di portare una ventata di gioco e diversivi nei reparti.
E’ la prima iniziativa di ospedale a porte aperte, quella di domenica 4 marzo, che arriva al Fucito di Mercato San Severino dopo che si č guadagnato un doppio bollino rosa, ovvero un duplice riconoscimento da parte dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna quale presidio a dimensione femminile. A ritirare il duplice encomio, alla Camera dei Deputati, č stata l’assistente sociale referente Urp Tiziana Cararopoli.
Il doppio bollino rosa va a premiare la qualitŕ di alcuni servizi clinici dell’ospedale di Mercato San Severino. In particolare: ginecologia, malattie e disturbi dell’apparato circolatorio (fiore all’occhiello il centro anti-fumo), ostetricia (fiore all’occhiello il servizio per la donazione del sangue ombelicale e il parto in acqua), senologia (fiore all’occhiello la giornate di prevenzione per le donne con visite senologiche gratuite). Inoltre, diversi i servizi aggiuntivi: la mediazione culturale per pazienti straniere, la terapia del dolore, la dieta diversificata sia per esigenze personali che per restrizioni religiose, gli spazi dedicati all’accudimento dei figli. Fiore all’occhiello la cartella sociale sperimentale per rilevare situazioni di rischio sociale.

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