Dalle foto che testimoniarono la rivoluzione di ottobre in Ungheria, alle drammatiche testimonianze per immagini della tragedia nella miniera belga di Marcinelle dove morirono decine di italiani, o ancora i reportage sul colpo di stato di Ankara in Turchia del giugno del ’60. Le corrispondenze da Madrid durante la dittatura di Francisco Franco, le terribili istantanee della guerra del Vietnam, per finire ai servizi fotografici della guerra di camorra scatenata dalla Nco di Raffaele Cutolo. La vita e soprattutto le migliaia di scatti di un fotografo di Nocera Inferiore, Francesco “Ciccio” Jovane, testimone straordinario degli eventi che hanno caratterizzato l’evoluzione degli scenari mondiali a cavallo tra gli anni ’50 e gli anni ’90, diventa l’argomento di una tesi di laurea discussa all’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. La scelta è stata di Marianna Irollo laurearsi in “Storia dell’arte e conservazione del patrimonio storico – artistico”. Un lavoro minuzioso che ha reso a pieno la grande capacità del fotografo nocerino. Ciccio, come lo chiamavano amici e colleghi, era capace di far parlare le immagini, raccontava con il silenzio delle foto momenti di vita di ogni natura. Trasmettendo emozioni e realtà.  

 

 

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