L’avvocato Grassani chiede il proscioglimento di Piero Camilli, accusato dal suo ex ds Andrea Iaconi di aver fatto da mandante della combine di Ancona-Grosseto: "Quelle dichiarazioni di Iaconi, l’unico che parla di Camilli per via diretta e non de relato, non sono autoaccusatorie in quanto nella prima deposizione in procura federale si diceva all’oscuro di tutto, poi dopo la condanna a 4 anni in primo grado della Disciplinare, Iaconi diventa il collaborante, l’unico soggetto che accusa il Grosseto. Il laboratorio degli scommettitori, coloro che alteravano partite con finalità di scommesse, e Camilli risponde di responsabilità diretta per un illecito di partita pareggio di cui non c’entra nulla. Grosseto aveva avuto 8 partite in danno a questo signore, su 24 punti totalizza 3 per colpa di questo manipolo di infedeli. E improvvisamente alla trentesima di campionato, diventano tutti agnellini e chiedono autorizzazione al presidente? Questa è la classica partita secondo il sistema-Carobbio, questa è l’unica con gli stessi protagonisti ma un copione completamente diverso. È credibile? Questo presidente è negli atti, ha denunciato nel 2009 il comportamento anomalo dei suoi giocatori, ma purtroppo è stato tutto archiviato".

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