<<Un sindaco deve sapere di avere vicino l’Autorità territoriale di governo quando deve assumere decisioni non facili e che non sollecitano certo simpatie. Perché in situazioni del genere l’essere lasciati soli o semplicemente trascurati può essere per noi amministratori davvero pericoloso>>. E’ stato uno dei passaggi-chiave dell’intervento di Manlio Torquato, ieri mattina, in occasione della visita del Prefetto. Sua Eccellenza Gerarda Maria Pantalone la risposta al sollecito l’ha data, condividendo – ha detto – anche il pensiero del vescovo Giudice dal quale aveva fatto tappa prima di arrivare al Comune. <<Dobbiamo lavorare di più per portare all’esterno ciò che di bello e positivo Nocera ha, per dimostrare che Nocera è la città delle regole rispettata come il sindaco la fotografa. Questa visita arriva nel momento giusto, all’indomani di vicende “brutte” che hanno portato questa comunità alla ribalta nazionale in un modo estremamente ingiusto>>. Aggiungendo che, in sinergia con le forze dell’ordine e la magistratura (ieri non mancava all’appello nessuno dei vertici), <<dobbiamo “cavalcare” noi il disagio e il disorientamento dei giovani, evitando che siano “altri” a farlo>>, lasciando che ciascuno andasse con la mente al passato di una città non estranea alla pagine di cronaca nera. <<<Io sarei molto prudente – aveva detto subito prima il sindaco Torquato – nel segnalare una “rottura” tra la percezione della città o una parte di essa e le istituzioni di territorio, trasferirei tutto sul piano della comunicazione. Il “pasticcio” è  stato compiuto in un’altra dimensione, quella della comunicazione di massa radiotelevisiva nazionale,  dove si è proceduto ad una semplificazione. A parte  la opinabilità delle scelte fatte dalla commissione sugli eventi sportivi o anche alcune decisioni a monte della Questura e dalla Prefettura, non trascuro che  non ci sono state mai parole negative né generalizzanti nei confronti della città e della comunità sportiva. Quello che si è tradotto in modo negativo  è stata una equazione molto  sommaria affasciante l’intera città su una vicenda calcistica, un’equazione che  ha  elementi di negatività  legati al parallelo, geograficamente inteso, di essere in una latitudine meridionale del paese. Questo è un profilo che ha segnato una parziale lacerazione. Credo che questo incontro avvenga anche per questo».

Patrizia Sereno

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