Il 15 luglio 2013 entra di diritto nel libro della storia della Nocerina. Un giorno importante quello di ieri, quasi quanto quel 23 aprile del 2011, il sabato indimenticabile del ritorno in Serie B. In mezzo a queste date tante amarezza vissute dal popolo rossonero, la retrocessione immediata, il tentativo mancato di ritornare subito tra i cadetti e soprattutto un mese e mezzo quasi di agonia, con il concreto spettro dell’addio al calcio professionistico. E invece, come canta Vasco Rossi, io sono ancora qua, la Nocerina è ancora viva, in Prima Divisione, con un progetto diverso rispetto a qualche tempo fa, con Giovanni Citarella che, impossibilitato a gestire il club come per gli ultimi anni, ha comunque mostrato il volto vero di presidente mettendoci una quota importante per arrivare a quei 600 mila euro necessari alla fidejussione presentata stamane a Roma in Figc insieme al ricorso contro l’esclusione della Covisoc avvenuta l’altro giorno. Telenuova è stata l’unica emittente a seguire passo dopo passo la vicenda, provando a tenere fuori le indiscrezioni da marciapiede e attenendosi alle ufficialità, alle dichiarazioni vere, non inventate o a convincimenti che avevano portato anche i tifosi fuori strada. Tutti avevano pensato a un Citarella che sarebbe tornato sui suoi passi, l’allarme vero è scattato tardi, forse per questo si è dovuto attendere l’ultimo giorno utile, quando ormai la fine era vicina. E adesso? Adesso la Nocerina è ancor più dei nocerini. In particolare di quegli imprenditori che hanno messo la mano alla tasca e hanno contribuito a far sì che la luce sul calcio rossonero non si spegnesse. Adesso bisognerà sedersi, parlare di gestione, creare i presupposti affinché tutti possano dire la loro, ma cercando di tenere un atteggiamento comune, altrimenti sarà stato tutto inutile. E poi c’è la questione del possibile ingresso in società dell’imprenditore edile Giovanni Spezzaferri. Patron dell’Aversa Normanna che pare avere intenzioni serie. Deve decidersi in fretta però, perché bisognerà mettere nero su bianco il progetto sportivo da tenere, costruire la Nocerina versione 2.0.
Giuseppe Della Morte