"Comprendiamo che il percorso politico di  Fernando Zara, divenuto consigliere regionale solo dopo l’elezione in Parlamento della senatrice del Pdl Eva Longo, ne determini la contorsione del linguaggio e l’abitudine a lanciare messaggi minacciosi ai propri interlocutori , ma con il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti ha passato davvero il segno.A Zara e ai sui padrini politici ricordiamo che il sindaco di una città, oltre che essere la massima autorità in tema di sanità, è il soggetto più qualificato per chiedere conto, a chi è chiamato ad amministrare la sanità locale, delle azioni e delle attività compiute. Ancor di più in una vicenda come quella dell’ospedale di Scafati che il sindaco Pasquale Aliberti non ha strumentalizzato in campagna elettorale a differenza di altri. Zara piuttosto che usare il suo abituale linguaggio da federale, si preoccupi di legittimare con l’impegno il ruolo assegnatogli grazie alla rinuncia della senatrice Eva Longo. Ai cittadini di Scafati, come altrove e come dimostrano gli ultimi risultati elettorali, interessa la buona politica, l’impegno per la vita e la salute, e non l’autoreferenzialità e l’autoattribuzione di meriti politici in vicende, come quelle dell’ospedale di Scafati, che vanno ben al di là degli interessi di parte. La salute è di tutti, la riapertura dell’ospedale di Scafati è un diritto dei cittadini, non terreno per una battaglia politica per Zara ed i suoi amici. Questa è la politica del Pdl ed ancor più lo è a Salerno con la guida dell’on.Mara Carfagna. Le polemiche, il linguaggio da mazzieri e da caserma, le minacce più o meno velate, appartengono ad altri e comunque ad un passato che non ritornerà. Né nel Pdl, né altrove".

 

Comunicato a firma del Coordinamento Pdl di Salerno e provincia

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