Il Sindaco di Castel San Giorgio Franco Longanella comunica di aver tenuto a Palazzo di Città un incontro con i rappresentanti del Comitato Acqua Pubblica di Nocera Inferiore. Dalla riunione è emersa la ferma volontà di dire “no” alla privatizzazione dell’acqua.
«Stiamo valutando la possibilità di intervenire opponendoci al decreto Salva-Gori e organizzare un tavolo con gli altri Sindaci del comprensorio», ha spiegato Longanella, la cui Amministrazione è stata tra le poche ad aver votato contro il decreto Salva-Gori nell’ottobre 2012 a Napoli.
L’incontro ha evidenziato la totale sintonia di vedute sul tema tra Amministrazione e Comitato. La risposta ai quesiti posti dagli attivisti, che da anni ormai si batteno per l’acqua pubblica e la fuoriuscita del Comune Sangiorgese da Gori, è stata immediata.
Quattro i punti dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Longanella per la questione Gori:
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l’opposizione in sede di tribunale amministrativo sulla delibera di Giunta Regionale circa la nomina del Commissario Ato3;
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la «sottoscrizione ad adiuvandum» del ricorso amministrativo già presentato da 12 comitati avverso alla delibera ATO3 “Salva-Gori”;
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la convocazione ad hoc del Consiglio Comunale;
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l’organizzazione di un tavolo tecnico con gli altri Comuni dell’Agro nocerino-sarnese.
«Un incontro interlocutorio ma costruttivo. Il Sindaco ha voluto capire alcuni dettagli tecnici delle nostre proposte», ha dichiarato Ciro Annunziata del comitato.
Adesso bisognerà aspettare un ulteriore incontro per valutare fattivamente gli scenari futuri di azione.
Ferma anche la posizione del primo cittadino nella decisione di uscire dal rapporto con Gori: «Faremo tutto ciò che ci consente la legge, anche se consapevoli che il percorso è ancora lungo», ha avvertito Franco Longanella.
Tra le questioni poste, spicca l’opposizione al Tar alla delibera Regionale circa la nomina del Commissario Ato3: «Tale atto risulta prioritario in quanto esplicita in modo chiaro l’opposizione all’espropriazione democratica attuata nei confronti, in primis dei Sindaci e poi dei cittadini, relativamente alla gestione democratica dell’acqua», recita una nota ufficiale del comitato.
Una questione che rimane spinosa e particolarmente complessa.
Ma Castel San Giorgio e la sua Amministrazione hanno preso una posizione netta e decisa.